Napoli il primo giorno di ogni nuovo anno si risveglia con il conto delle vittime, l’anno scorso anche un morto per un proiettile, fatte dai fuochi d’artificio.
Devo essere sincero, e devo ammettere che con il passare degli anni durata e rumorosita’ e’ diminuita sempre piu’, segno forse di una maturita’ che qualcuno ha raggiunto rinunciando a fuochi rumorosi e pericolosi a favore di qualcosa piu’ colorato e festaiolo.
Ma mai abbassare la guardia.
Si parla da giorni di un sostituto della Bomba di Maradona, noto fuoco illegale nato ai tempi del giocatore a Napoli, e ora a farla da padrona e “O’spread”, fuoco nato in onore della parola piu’ usata di quest’anno. Pare pero’ che sia molto meno pericoloso dei suoi antenati, e pare sia orientato piu’ a giochi di luci che a fare rumore.
Il Sindaco De Magistris ha rilasciato molte interviste in cui dice no “ai botti e ai fuochi illegali: abbiamo fatto una grande campagna con l’ospedale Cardarelli, la prefettura e tutte le forze dell’ordine chiamata “Fuochi di legalità””.
Afferma con chiarezza che dietro i botti c’e’ la camorra che ha un discreto margine di guadagno anche in questa attivita’, e ho gia’ visto spuntare i primi “bancarielli” con la merce in questione.
Ma lo stesso De Magistris non ha emanato nessuna ordinanza “che vieti in modo complessivo i fuochi perché Napoli è la città anche dei fuochi legali. Infatti a Castel dell’Ovo, alle 2 notte di Capodanno, ci sarà uno spettacolo di fuochi pirotecnici assolutamente legali e sicuri”.
L’invito e’ charo: “Invitiamo i napoletani a non usare assolutamente i fuochi e i botti illegali perché si rischia di trasformare una notte di allegria e di festa in una notte di tragedia: spesso, infatti, i bambini il giorno dopo l’ultimo dell’anno vanno a raccogliere i botti inesplosi per strada”.
Su questa cosa ho un ricordo di infanzia quando nel mio parco, nel viale privato, la mattina dopo capodanno c’erano tutti i resti dei fuochi sparati la sera prima, e molte volte e’ capitato che qualche povero passante sia incappato in qualche scoppio per aver calpestato qualcosa di non scoppiato.
E’ comodo far passare come tradizione qualcosa anche di sconveniente e questo e’ sicuramente il caso, facendo passare la vendita di fuochi come un ammortizzatore sociale per i tanti disoccupati, come al tempo del contrabbando di sigarette, ma spero che i napoletani si risveglino anche con questi gesti, sperando che veramente una nuova era sia partita.
Per cui l’invito e’ quello di NON ANDARE a comprare fuochi d’artificio, ma magari una buona bottiglia di vino.
Massi