E le analogie non si fermano qui, dal momento che si torna a parlare di sanzioni dell'ONU (quella stessa mano misericordiosa che condannò a morte decine di migliaia di bambini innocenti lasciati morire negli ospedali iracheni privi di medicinali) di embargo, di no fly zone, d'interventi militari e bombardamenti mirati, con quelle stesse bombe "intelligenti" che sterminarono masse d'inermi citadini iracheni nei mercati di Baghdad. Bambini e cittadini che mai hanno avuto la fortuna di assurgere allo status di popolo, rimanendo entità astratte, sacrificabili sotto forma di effetti collaterali della missione salvifica di esportazione della democrazia.
Proprio il popolo, infatti, sembra essere il fulcro intorno al quale s'incentrano in questi giorni i discorsi dei leader occidentali, con Obama e la sua tutrice Hilary Clinton a tirare la cordata delle grandi potenze illuminate che difendono il popolo con ogni mezzo, stanno con il popolo sempre e comunque, senza alcuna esitazione, appoggiano il popolo in qualunque sua decisione e sono disposti a combattere in armi chiunque non condivida con loro questo amore e rispetto viscerale per la libertà dei popoli ed il loro diritto ad autodeterminarsi.
Ma non facevano parte del popolo i cittadini di Falluja bruciati vivi da mani americane con una pioggia di fosforo bianco?Non facevano e fanno parte del popolo i poveracci ridotti a relitti umani, uccisi e torurati nei lager di Guantanamo e Abu Grahib, con la quiescenza della Croce Rossa?Non facevano parte del popolo i 1400 civili palestinesi (oltre 400 dei quali bambini) massacrati dall'esercito israeliano durante l'operazione Piombo Fuso?Non facevano parte del popolo i cittadini serbi oggetto dei bombardamenti del 1999?Non facevano parte del popolo i nove bambini ammazzati un paio di giorni fa in Afghanistan dagli elicotteri della Nato, mentre raccoglievano la legna per scaldarsi?
E non sono parte del popolo i manifestanti che in occidente proyestano contro i G8 e sistematicamente vengono massacrati dalle polizie locali, quando non addirittura uccisi, come accaduto a Genova nel 2001? I manifestanti americani contro la guerra affrontati a colpi di taser? I cittadini che non vogliono le discariche, gli inceneritori, il TAV e per questo vengono manganellati con furia belluina?
In tutta evidenza no, dal momento che ad ammazzarli, bruciarli, stopriarli e torturali e bastonarli sono stati e sono proprio loro, i guardiani della democrazia e gli amanti dei popoli.Con buona pace della coscienza e dell'ipocrisia lo status di popolo è oggi concesso solamente a quella parte di cittadini libici che sta appoggiando la rivolta armata contro Gheddafi e in minor misura ai cittadini tunisini ed egiziani che hanno spodestato Ben Alì e Mubarak, sempre che continuino a manifestarsi disposti ad accettare le portaerei americane e la democrazia senza tentennamenti. Lo status di popolo è una meta ambita e dura da conquistare, ma basta un attimo di distrazione per ritrovarsi deprivati del titolo salvifico e ricacciati nella calca dei terroristi, facinorosi, reietti, antidemocratici, per i quali non esiste pietà.
di Marco Cedolin
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