"La psicologia del trader"
DOWNLOAD
Novità: Portafoglio obbligazionario per cassettisti,rendimento netto 6.2% come fare per visualizzarlo??? Scrivimi a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179
Obama ha vinto per davvero il premio Nobel per la pace??
Una portaerei statunitense è entrata nella zona ‘calda’
vicina allo stretto di Hormuz, l’imbuto tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo e dove la flotta iraniana dal 24 dicembre sta effettuando esercitazioni navali. Lo hanno annunciato fonti iraniane, nelle ore in cui sale la tensione dopo la nuova minaccia di Teheran di chiudere lo stretto, prezioso canale di transito del petrolio.“Una portaerei Usa è stata notata all’interno della zona di manovra da un aereo dei ricognizione della Marina”, ha detto il portavoce delle manovre militari iraniane, il commodoro Mahmoud Mousabi. L’aereo iraniano, ha aggiunto, ha scattato video e foto dell’unità da guerra americana.La nave da guerra ‘avvistata’ è probabilmente la portaerei a propulsione nucleare ‘USS John Stennis’, una delle più grandi unità navali della Marina Usa, che Washington ha già annunciato di voler mandare nella zona. Per il Pentagono si tratta di uno spostamento “programmato da tempo”, ma è un fatto che le autorità statunitensi abbiano ribadito proprio ieri che la nave e il suo mezzo di accompagnamento, l’incrociatore lanciamissili ‘USS Mobile Bay’, si apprestavano ad attraversare i 54 km dello stretto tratto di mare che congiunge il golfo Persico con il golfo di Oman e il Mar Arabico.L’Iran che è già sottoposto a numerosi tornate di sanzioni per il suo programma nucleare, ha più volte minacciato di voler chiudere lo stretto di Hormuz, se attaccato o se la sua economia sarà ulteriormente soffocata; ma una mossa del genere sprofonderebbe nel caos il mercato mondiale del petrolio.Attualmente la Repubblica Islamica è nel bel mezzo delle manovre militari condotte
dalla Marina in acque internazionali ad est dello Stretto, manovre durante le quali dovrebbero essere piazzate mine e utilizzati droni.ISRAELE E GLI USA DEFINISCONO I LIMITI NUCLEARI PER L'IRAN - Gli Stati Uniti e Israele stanno definendo “i paletti” che, se saranno superati dall’Iran nello sviluppo del programma nucleare, faranno scattare un attacco preventivo per impedire che Teheran ottenga la bomba atomica.E’ quanto riporta il sito Daily Beast di Tina Brown, secondo il quale “nelle ultime settimane si sono intensificati contatti segreti per permettere ai due alleati di essere sulle stesse posizioni”. Ad innescare l’accelerazione le dichiarazioni del ministro della Difesa, Leon Panetta, che alcune settimane fa aveva ribadito la sua contrarietà ad un attacco preventivo. Le sue parole hanno fatto infuriare il governo Netanyahu che ha ordinato all’ambasciatore a Washington, Michael Oren, di presentare una protesta ufficiale al dipartimento di Stato.Subito dopo Panetta ha dato un’intervista alla Cbs in cui ha sostenuto che gli Stati Uniti sono pronti ad usare “qualsiasi mezzo a loro disposizione” per impedire che l’Iran abbia l’atomica.
IERI LA MINACCIA DI CHIUDERE LO STRETTO DI HORMUZ - All’indomani della nuova minaccia iraniana di chiudere lo stretto di Hormuz, il collo di bottiglia tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo, gli Stati Uniti avvertono Teheran che “non saranno tollerate interferenze con il passaggio delle navi”. Washington alza la voce forte della presenza nel golfo della V flota in Barhein.A conferma che gli Usa on intendono accettare il blocco di Hormuz la portaerei a propulsione nucleare ‘USS John Stennis’ e l’incrociatore lanciamissili ‘USS Mobile Bay’ si apprestano ad attraversare i 54 km del braccio di mare per raggiungere il Mare Arabico.Era stato il controverso vicepresidente iraniano, Mohammad Reza Rahimi (pizzicato a rivendicare un falsa laurea ad Oxford), aveva minacciato una chiusura dello stretto in caso di sanzioni internazionali contro le esportazioni petrolifere dell’Iran, quinto Paese al mondo produttore di greggio. Sanzioni che gli Usa e l’Ue intendono adottare in risposta al programma nucleare di Teheran, che, secondo il rapporto dell’8 dicembre dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha elementi per realizzare un ordigno atomico.Anche il capo della marina degli ayatollah, l’ammiraglio Habibollah Sayari, ha sostenuto che tecnicamente chiudere al traffico marittimo lo stretto di Hormuz sarebbe “più facile che bere un bicchier d’acqua” per l’Iran, se le autorità di Teheran lo ritenessero necessario. “Per ora però - ha aggiunto Sayari - non abbiamo bisogno di farlo, dal momento che abbiamo il Golfo di Oman sotto controllo, e possiamo controllare il transito”.
Dott Fabio Troglia fabio.troglia@gmail.com www.lamiaeconomia.com E' arrivato l' e-book
"La psicologia del trader"
DOWNLOAD