Tutto il mondo è paese. Persino Obama nel tentare la rielezione s’inchina alla Russia. Prima il monito della riduzione delle armi nucleari a Russia, Iran e Corea del Nord, poi un fuori onda che rischia di mettere a serio rischio la prossima rielezione di Obama. Forse il presidente americano pensava di parlare a microfoni spenti quando ha sussurrato al premier russo Dmitry Medvedev: “Dopo la mia rielezione sarò più flessibile con la Russia sulle questioni controverse come la difesa missilistica”, per poi aggiungere, a quanto hanno riportato i cronisti di Abc, che fino a novembre “Putin dovrà essere meno incalzante, perché ho bisogno di spazio”. Medevedev ha annuito, affermando: “Riferirò a Vladimir”.
Pierumberto Angeli
Liquida
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