Obbligazioni, emissioni record di titoli ad alto rischio (high yield). Siamo in presenza di una bolla speculativa?

Da Mrinvest

Nel 2009 si è assistito al record di emissioni di obbligazioni che hanno offerto dei buoni rendimenti, sia per le cedole staccate nel corso dell’anno sia per il rialzo delle quotazioni, che ha contraddistinto i titoli di Stato e le emissioni societarie. Ma nei primi nove mesi di quest’anno le emissioni di obbligazioni sono diminuite dell’8% rispetto ai picchi del 2009. Potremmo pertanto dire che il mercato si sia “normalizzato”.
Però stiamo assistendo anche allo spostamento del mercato verso il rischio, nel senso che gli investitori stanno puntando sempre più su titoli speculativi, ad alto rischio, cioè sulle emissioni di obbligazioni high yield (con basso rating), che hanno registrato un vero e proprio record. Inoltre le banche stanno spingendo sulle obbligazioni per rimpinguare i loro bilanci (impoveriti dalle perdite sui

crediti e dalle minori entrate derivanti nel 2010 dall’attività di trading), incassando laute commissioni. Nella situazione attuale, visto il buon andamento del mercato delle obbligazioni high yield, gli investitori ottengono alti rendimenti, le banche incassano laute commissioni e le società, anche quelle con rating basso (quindi non solide), riescono a raccogliere capitali importanti. La situazione sembra ottimale. Ma è tutto oro quello che luce?
Dunque la cosiddetta finanza strutturata, le obbligazioni indicizzate, le cartolarizzazioni e tutto il mercato che era crollato nel 2008, tornano a crescere fortemente. Per contro, calano le emissioni di obbligazioni bancarie ed anche di società con rating elevato, cioè quelle più “sicure” ma con rendimenti più bassi. Quindi frena il basso rischio e aumenta l’alto rischio.
I rendimenti molto bassi dei titoli “sicuri”, cioè dei titoli di Stato e delle obbligazioni con rating alto, stanno spingendo gli investitori a comprare titoli sempre più remunerativi, ma speculativi, forse sottovalutando le possibili conseguenze, e stanno spingendo quindi molte società con bilanci poco solidi a indebitarsi sul mercato.
Ma cosa succederà in seguito? Quali conseguenze può produrre questa tendenza al rischio? Il record di investimenti in obbligazioni high yield (ad alto rendimento e alto rischio), definiti anche junk bond (obbligazioni spazzatura), comprate a man bassa dagli investitori stanchi di rendimenti bassi, potrebbe portare, prima o poi, alla formazione di una “bolla”. La disastrosa conseguenza sarebbe che gli alti rendimenti potrebbero trasformarsi in vera spazzatura, con un crollo improvviso delle quotazioni del mercato delle obbligazioni.
Purtroppo i corsi e i ricorsi storici dei boom e dei crolli finanziari sembra che non abbiano insegnato nulla né agli investitori né agli operatori di mercato. Tutti cavalcano sempre i successi del momento, non pensando che un mercato in tensione, prima o poi, “esplode”. E non hanno ancora capito che è proprio in queste situazioni che la speculazione la fà da padrone, pilotando il mercato in alto o in basso a seconda della convenienza. Speriamo che non sia la vigilia dello scoppio di una “bolla speculativa” e di un ennesimo bagno di sangue (finanziario).