Obiettivo Peak Performance: tecniche di mental coaching

Da Certifiedmentalcoachitalia

La prestazione agonistica nello sport deriva da una complessa sinergia di fattori tecnici, fisici, tattici, ma soprattutto mentali. L’interazione di tutte queste componenti trova la massima espressione nei momenti di Prestazione Eccellente.

Più l’atleta riesce a provare e a mantenere nel tempo lo stato di flow, più  aumentano le possibilità di ottenere una prestazione ottimale.

Alcune tecniche di mental coaching per allenarsi allo Stato di Flow.

La prestazione agonistica nello sport deriva da una complessa sinergia di fattori tecnici, fisici, tattici, ma soprattutto mentali. L’interazione di tutte queste componenti trova la massima espressione nei momenti di Prestazione Eccellente.

Berger e Mc Inman nel 1993 definiscono la Peak Performance o Prestazione eccellente come prestazione nella quale l’individuo oltrepassa lo standard normalmente manifestato in una determinata situazione.

Una condizione utile al raggiungimento della prestazione eccellente è la Peak Experience o Esperienza ideale.

In realtà vivere un’esperienza ideale è una situazione facilitante ma non sufficiente. Ciò che davvero può essere considerato un fattore predisponente molto importante per il verificarsi della Peak Performance è lo stato di flow: più l’atleta riesce a vivere e mantenere nel tempo lo stato di flow, più  aumentano le possibilità di ottenere una prestazione ottimale.

Lo stato mentale che accompagna una prestazione di successo è decisamente differente dallo stato mentale che accompagna una prestazione “normale”.

Esprimersi al meglio è una questione di equilibrio emotivo. I cambiamenti emotivi, fisici e biochimici possono portare a varie differenti alterazioni degli stati di coscienza: solo quando la tua chimica è a posto, quando tutto l’insieme è ricco e potente, puoi raggiungere il massimo della prestazione.

Per esprimerci al meglio dobbiamo innescare lo stato di forma ideale che non è il risultato di un buon gioco ma è quello che rende possibile una prestazione eccellente.

Esperienza ideale o Peak Experience

La Peak Experience è un evento eccezionale, una condizione di picco, un’esperienza estatica con smarrimento del sé, in cui il soggetto è passivo e tende ad enfatizzare gli esiti dell’attività.

E’ un fenomeno caratterizzato da forti stati emozionali di gioia e un profondo appagamento personale tali da portare l’individuo ad uno smarrimento del sé in una dimensione mistica e transpersonale.

L’esperienza ideale o peak experience è rara, sorge in maniera inaspettata, l’individuo ne è coinvolto passivamente senza dover compiere particolari azioni o sforzi.

Prestazione eccellente o Peack Performance

La Peak Performance è una prestazione di punta, cioè al di sopra dello standard individuale. Si connota come una variabile comportamentale che indica un grado di realizzazione.

Alcune caratteristiche essenziali della Peack Performance sono:

  • superamento dello standard abituale
  • chiara focalizzazione dell’attenzione sull’attività
  • alto livello di performance
  • iniziale coinvolgimento nel compito
  • spontaneità e forte senso del sé

Stato di Flow

Lo Stato di Flow è un vissuto esperenziale mentale, un’esperienza intrinsecamente gratificante.

Anche se non è detto che conduca ad una performance eccellente, il flow è sicuramente un fattore predisponente molto importante per il verificarsi della Peak Performance: più l’atleta riesce a provare e mantenere nel tempo lo stato di flow, più  aumentano le possibilità di ottenere una prestazione ottimale.

TECNICHE PER ALLENARSI ALLO STATO DI FLOW
Il Selftalk o dialogo interno

E’ una delle tecniche mentali di ristrutturazione cognitiva: permette all’atleta di percepire e vivere la situazione in modo più realistico e positivo.

Il selftalk consiste nel dialogo interno che l’atleta ha con se stesso e agisce tramite la modificazione degli aspetti che suscitano reazioni negative. Non esiste una persona che compia un’azione senza parlarsi addosso.

Dal punto di vista operativo è importante che l’atleta impari a prendere coscienza dei contenuti del suo dialogo interiore, a identificare i pensieri negativi e a sostituirli con altri che esprimano fiducia nelle sue capacità.

Il selftalk è utile per:

  • la correzione degli errori
  • il controllo dell’attenzione
  • aumentare la fiducia in se stessi
La visualizzazione

La VISUALIZZAZIONE è considerata dai MENTAL COACH una delle principali abilità cognitive che gli atleti possono sviluppare per migliorare il rendimento della loro prestazione agonistica.

La visualizzazione si dimostra di grande utilità sia nell’apprendimento di un atto motorio, perchè attiva processi utili all’esecuzione reale, sia nella preparazione alla gara perchè attraverso l’immaginazione l’atleta può elaborare strategie, tattiche, risposte ad eventi inattesi ed incrementare la fiducia in se stesso.

L’uso della VISUALIZZAZIONE e del SELFTALK modellati allo sport specifico favoriscono l’insorgenza dell’AUTOSTIMA EMOTIVA.

Un buon livello di autostima emotiva può favorire livelli di FLOW più alti, al contrario l’ANSIA è un elemento negativo per tale insorgenza.

Alcuni consigli per raggiungere la prestazione ideale

 

Per raggiungere lo stato di prestazione ideale focalizzati su due cose importanti:

  • Quando giochi  al massimo concentrati per essere presente nel qui e ora: potrai più facilmente raggiungere uno stato vicino a quello di trance.
  • Il tuo stato di flow è allenabile e controllabile: la grandezza dei migliori giocatori è dovuta in buona parte al loro controllo dello stato emotivo e mentale.

Ti do 3 suggerimenti per cominciare a controllare il tuo clima mentale:

  1. AUMENTA LA CONSAPEVOLEZZA
  2. LAVORA CON LE IMMAGINI MENTALI
  3. LAVORA PER SVILUPPARE ROUTINE PRECISE SIA FISICHE CHE MENTALI

Vuoi imparare le tecniche di visualizzazione per vivere lo stato di flow?

Vuoi allenarti a sviluppare routine mentali per migliorare la tua performance?

Io come tennis coach e sport & life coach mi occupo di questo.

Contattami.

Salvatore Fusco