Obsolescenza pianificata, il motore segreto della societa' del consumo

Creato il 27 giugno 2011 da Howtobegreen

Obsolescenza pianificata, consumismo e beni progettati con la data di scadenza. Elettrodomestici, apparecchi tecnologici, automobili... ma anche vestiti e utensili. Tutto è progettato per durare il meno possibile, perché il mercato deve essere in continuo movimento. Ma i consumatori cominciano a prendere coscienza e cercano strade alternative.
Dove ci porterà questo modello basato sul CONSUMO?
L’obsolescenza programmata è linfa vitale per il mercato e nota dolente per i consumatori. Elettrodomestici, automobili, utensili, apparecchi tecnologici: tutto ciò che si compra ha una data di scadenza (non sovraimpressa come avviene per i generi alimentari, ma implicita: secondo alcuni coinciderebbe addirittura con la fine del periodo coperto dalla garanzia).
E' solo questione di tempo: prima o poi l’oggetto si guasterà irreparabilmente e andrà sostituito con uno nuovo. Altrimenti il mercato morirebbe. Oppure l’apparecchio può non rompersi, ma risultare comunque obsoleto, vecchio, superato. Un pc o un telefono cellulare di dieci anni fa, seppur funzionante, è considerato “preistorico” e il proprietario si sente fortemente spinto a sostituirli con nuovi modelli.
L’obsolescenza programmata permette, quindi, di commercializzare solo ciò che è stato progettato per smettere di funzionare o cadere in disuso. Eventuali riparazioni di un oggetto guasto risultano, la maggior parte delle volte, talmente costose da dissuadere il cliente, che finisce per acquistare un sostituto nuovo di zecca. Tutto ciò va a produrre una quantità disarmante di rifiuti: ogni anno si accumulano tonnellate di frigoriferi, automobili, televisori, etc. etc. da smaltire. Non è raro che una giovane coppia si trovi a dover sostituire una lavatrice in una manciata di anni, mentre i nonni di questa giovane coppia hanno ancora in casa un frigorifero perfettamente funzionante, comprato alcuni decenni orsono.
Ecco un chiaro esempio: Poca Cola riporta l’esempio delle lampadine alogene, le lampade a incandescenza che erano praticamente perfette e programmate per essere eterne, quindi non funzionali al mercato. Allora, dopo qualche ricerca “scientifica” si è riusciti a ottenere quanto il mercato richiede: anche le alogene dopo un po’ si fulminano, si bruciano e vanno sostituite. (http://www.pocacola.com/2006/06/08/il-trionfo-dellobsolescenza-programmata/ )
Prego di guardare il video, sottolineato in italiano. Vedi link qui sotto.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :