Occhio al parco giochi!

Da Shea @ass_shea

Spesso i parchi sono gli unici luoghi della città, dove i bimbi possono incontrarsi, giocare e stare all’aria aperta. Purtroppo non sono sempre curati e sicuri. Ho fatto un “giretto” in rete alla ricerca di notizie.

Ecco a che cosa devono fare attenzione mamme e papà.

Che cosa dice la legge.

Secondo le statistiche, nei parchi gioco italiani ogni anno avvengono circa 15 mila incidenti che necessitano del pronto soccorso. La maggior parte degli episodi accade perché le attrezzature sono state costruite o montate senza tener conto dei criteri di sicurezza o perché non hanno avuto nel tempo la giusta manutenzione.

I proprietari e gestori pubblici e privati di aree e parchi gioco, invece, avrebbero il dovere di mettere a disposizione dell’ utenza solo attrezzature a norma. Peraltro, in caso d’incidente scattano le relative responsabilità giuridiche.

Quali sono le norme che regolano questo settore?

In Italia si definiscono “ a norma” le attrezzature costruite secondo le UNI EN 1176 e 1177.

La prima norma elenca i requisiti minimi di sicurezza per le attrezzature delle aree  gioco, mentre la seconda stabilisce i requisiti minimi per ogni tipo di rivestimento delle superfici di gioco per bambini, la fine di ammortizzare l’impatto di caduta.

Come dovrebbe essere un parco?

Ingresso: l’entrata dovrebbe essere facilmente percorribile e agibile anche per carrozzine, passeggini e altri mezzi di trasporto simili. All’ingresso dovrebbero essere apposti dei cartelli con l’indicazione della tipologia delle attrezzature ludiche, della fascia d’età a cui sono destinate e dei numeri di riferimento da chiamare in caso di necessità ( Pronto soccorso, Responsabili dell’Area, Polizia eccetera)

Ambiente: è bene che nei  pressi del parco non ci siano piante che possono essere tossiche se ingerite, come oleandri e narcisi. E’ importante, inoltre, che ci siano spazi sufficienti fra un gioco e l’altro e fra le diverse aree del parco, così da evitare scontri fortuiti o involontari, oppure incontri troppo ravvicinati tra i piccoli.

Aree gioco: Le aree gioco dovrebbero esser e suddivise sulla base dell’età dei bambini e le attrezzature dovrebbero riportare una targhetta ben visibile che indica, anche la fascia d’età alla quale sono rivolte. In particolare, ci dovrebbe essere una divisione fra gli spazi per bambini con meno di sei anni e gli spazi riservati ai bimbi più grandi. Dovrebbe esserci anche un’area, priva di attrezzature, abbastanza ampia da permettere ai bambini di giocare in un groppo senza ostacoli; un’area con la sabbia per i giochi di manipolazione; un viale ghiaioso; un prato per giocare a palla e dei cespugli.

Superfici: le superfici sulle quali sono installati i giochi dovrebbero essere in grado di assorbire gli impatti in caso di cadute. Le più adeguate per questo scopo sono la sabbia, la corteccia, la ghiaia o le apposite superfici in gomma, mentre il terreno naturale, spesso asciutto e compatto , non è un buon ammortizzatore. Non dovrebbero, inoltre, essere presenti ostacoli, come dune, avvallamenti, buche, radici, e gradini, marciapiedi sconnessi o dislivelli che possono far inciampare o impigliare i bambini durante le loro corse.

Igiene: il parco deve essere  pulito , ben mantenuto, libero da rifiuti (come vetri che potrebbero ferire il piccolo) e da escrementi di animali. Per questo, sarebbe meglio se le aree destinate ai cani fossero recintate.

Giochi: I giochi e le relative dotazioni devono essere stabili e ben fissati a terra. Inoltre è importante che non vi siano parti sporgenti o poste male, per esempio parti di legno scheggiate, ostacoli davanti all’altalena, pioli troppo distanziati. Fondamentale, inoltre è lo stato di manutenzione degli impianti, per esempio bulloni e le corde non devono essere allentati, non devono essere presenti ruggine, sporco o sostanze appiccicose o “strane” su maniglie e appoggi. Se si nota qualcosa che non va, è bene fare una segnalazione al responsabile dell’area gioco!

Comfort :  Vicino ai giochi dovrebbero esserci delle panchine per permettere agli accompagnatori di osservare i bimbi in tutta comodità. Il parco dovrebbe essere anche dotato di servizi igienici adeguati e puliti e di una fontanella con acqua potabile.

Vigilanza Costante

Anche se il parco e perfettamente in regola e risponde a tutti i requisiti di sicurezza, la vigilanza effettuata da mamma e papà resta importantissima. I genitori devono sempre controllare il bambino e non perderlo mai di vista.

Da sapere

La sicurezza delle attrezzature può essere attestata anche dal marchio dell’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli (riconosciuto dal ministero delle Attività Produttive): un bollo giallo con la scritta “Sicurezza controllata”, rilasciato dopo il superamento dei controlli previsti, su richiesta delle aziende produttrici.

Ogni giostra ha le sue regole:

  • Oltre ai requisiti generali, bisogno considerare anche i requisiti dei singoli giochi. Ecco qualche esempio.
  • Le altalene non dovrebbero avere sedili scheggiati, arrugginiti o posizionati a troppa distanza da terra, mentre dovrebbero avere catene e di sostegno e strutture portanti salde.
  • Gli scivoli dovrebbero sempre essere dotati di barriere laterali e di una zona d’uscita  adeguata. Inoltre, dovrebbero avere una superficie omogenea e perfetta, senza fessure.

Le giostre dovrebbero avere maniglie di presa e assi perfettamente integre.

A chi rivolgersi:

Se si notano problemi,

è bene segnalarli sia all’amministrazione comunale (assessorato Parchi e Giardini del Comune) sia all’Asl territoriale competente. Se vi è necessità di un intervento urgente, avvisare i vigili. Per questioni di carattere generale o nel caso siano necessarie perizie specifiche è possibile rivolgersi all’Istituto Italiano sicurezza dei Giocattoli che fornisce anche tutte le informazioni in merito :

Tel.++39 031768400 Fax:++39 031 756782. www.giocattolisicuri.it

Ci si può rivolgere anche ad Altroconsumo www.altroconsumo.it Tel. 02 668901, Fax 0266890288.

I vostri parchi, quelli che visitate giornalmente con i vostri piccoli, come sono ? Vi va di raccontarlo e magari documentarlo con qualche foto?

 

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