“Nei manuali di economia si spiega come una manovra con effetti espansivi sia quella del bilancio in pareggio. Ovvero un aumento della spesa pubblica accompagnato da un aumento delle tasse produce un aumento del Pil perché l’impatto sul Pil (moltiplicatore) della spesa pubblica è superiore alla contrazione del Pil generata dall’aumento delle tasse”: così ha scritto Leonardo Becchetti su “Avvenire”. Aggiungendo: “Una manovra sul cuneo finanziata dai tagli della spending review invece sarebbe esattamente il contrario (un moltiplicatore di bilancio in pareggio alla rovescia) e dunque, secondo i manuali, una manovra recessiva piuttosto che espansiva”. Per l’economista, insomma, “è fondamentale che la futura manovra sul cuneo sia coperta, almeno in prevalenza, da voci diverse da quelle della spending review”. Un suggerimento tecnico che è anche politico, e viceversa.
Gian Paolo Vitale