Il fenomeno continua ad essere allarmante, nonostante gli ultimi dati finalmente un po' rassicuranti, sulla disoccupazione: sotto il 12% – per la prima volta dal 2013 - quella generale; in calo dal 42 al 40,5% quella giovanile.
Perchè il dato resta preoccupante? Perchè siamo lontani anni luce da Germania (7%), Malta (8,7%) ed Austria (10,8%) e peggio di noi fanno solo Grecia (51,8%), Spagna (48,6%) e Croazia (43,1%), mentre la stessa media UE fa registrare un tasso di disoccupazione giovanile del 20,4%.
Ecco, quindi, perchè è importante dare il massimo apporto, in termini di fondi e organizzazione, a qualunque iniziativa abbia l'obiettivo di far uscire i giovani italiani da questo pantano. Fra i tanti progetti, l'ultimo, in ordine di tempo, è "Occupiamoci!", edizione del 2015, dedicato ai giovani che intaprendono una carriera nel non profit.
Quattro fondazioni - Fondazione Mission Bambini, UniCredt Foundation, Fondazione San Zeno e Fondazione Canali – metteno a disposizione dei fondi (fino ad un massimo di 600 mila euro), da distribuire, tramite bando di gara, a quelle imprese che, operanti nel sociale e senza fini di lucro, inseriranno nei loro organici, giovani disoccupati, di età compresa tra i 16 ed i 29 anni.
Per poter partecipare al bando, le imprese dovranno, ovviamente, disporre di determinati requisiti: operare nel campo del non profit (indifferente il settore: turismo, agricoltura, ecc.); essere attive da almeno due anni; redigere e presentare, insieme alla domanda di partecipazione al bando, un progetto apposito, della durata minima di 18 mesi e dal costo non superiore ai 70 mila euro.
L'iscrizione al bando è già aperta dal 28 settembre e rimarrà attiva fino al 6 novembre 2015, basta loggarsi sull'apposito sito.
Danilo