Di Ennio Emanuele Piano il 8 ottobre | ore 17 : 53 PM
Torneranno a riunirsi oggi, alle 3 pomeridiane (ora di New York), i manifestanti del movimento “OccupyWallStreet” che da settimane attira l’attenzione dei media americani e non. Il gruppo si autodefinisce sul sito ufficiale (occupywallst.org) come un insieme eterogeneo e privo di leadership, ma che rappresenterebbe “il 99% [del popolo americano, ndr] che non accetterà più l’avidità e la corruzione del restante 1%”, quello formato da banchieri, uomini d’affari e simili. Secondo il New York Times questi attivisti manifestano “contro l’avidità, la diseguaglianza sociale e le altre differenze tra ricchi e poveri”, e lo fanno al grido di “mangia il ricco” o “stop the capitalism”.
Le poche centinaia di manifestanti, che il 17 settembre hanno occupato Zuccotti Park, un parco privato ma aperto al pubblico e di proprietà del Brookfield Office, si sono velocemente moltiplicate fino a raggiungere le diecimila unità che il primo ottobre hanno marciato sul ponte di Brooklyn, quando 700 tra loro furono arrestati (e subito rilasciati) per aver invaso la corsia destinata alle automobili. Anche se pacifica, la protesta ha visto più d’un attrito con le forze dell’ordine (tre giorni fa altri arresti dopo gli scontri con la polizia) e soprattutto con gli abitanti del quartiere di New York che comprende il centro organizzativo del Gruppo.
Politicamente vicini a posizioni che diremmo di sinistra, in realtà gli attivisti di OccupyWallStreet non sono tutti facilmente inquadrabili: oltre agli anticapitalisti (da sempre una minoranza sparuta nel Paese del libero scambio) ci sono infatti anche dei libertari sostenitori di Ron Paul (candidato alle primarie repubblicane) con tanto di cartelli “End the Fed” il libro-manifesto del vecchio congressman, anche se fin ora nessun politico di rilievo ha usato parole decise per appoggiare la manifestazione.
Come detto, oggi, i membri di OWS si riuniranno per la terza assemblea generale presso il Washington Square Park, mentre gruppi “cugini” cominciano a nascere in tutto il Paese, soprattutto a Washington (la capitale anche della corruzione, ai loro occhi) e Los Angeles.