Oceano Mare
di Alessandro Baricco
Oceano Mare di Alessandro Baricco è senza dubbio uno dei suoi libri più famosi e apprezzati. A mio avviso uno dei più bei romanzi che abbia letto. È uno di quei libri che si fa leggere infinite volte, poichè la sua bellezza e la sua forza non sono solo nella trama, ma nelle emozioni e sensazioni che suscitano nel lettore.
Autore: Alessandro Baricco
Edito da: Feltrinelli
Prezzo: 6,80 € copertina flessibile, 5,99 € formato Kindle
Genere: Letteratura Classica, Narrativa
Pagine: 212 p.
Trama: “Oceano mare” racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell’oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici.
“Il mare – vide il barone sui disegni dei geografi – era lontano. Ma soprattutto – vide nei suoi sogni – era terribile, esageratamente bello, terribilmente forte – disumano e nemico – meraviglioso. E poi era colori diversi, odori mai sentiti, suoni sconosciuti – era l’altro mondo.”
“Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima. (Citaz. George Bernard Shaw)”
Se non si fosse ancora capito, Oceano Mare è uno dei miei libri preferiti. In realtà penso che ci siano libri e libri. Poi ci sono le opere d’arte, delle vere e proprie poesie scritte in prosa in grado di ricordarci come certi “capolavori” siano fuori dall’ordinario.
Per amor di cronaca devo dire che Oceano Mare non è un vero e proprio Romanzo, non letteralmente. Ci troviamo di fronte ad un mix tra qualcosa di astratto e uno pseudo racconto. A volte è difficile non ritenere lo stile di Baricco pomposo e noioso ma basta soffermarsi sui significati più o meno celati che si nascondono dietro le parole utilizzate dall’autore, per andare oltre ed innamorarsi follemente di questo libro.
Il protagonista indiscusso del libro è il Mare. Quell’immensa distesa di acqua in
Un posto fuori dal tempo e dallo spazio in grado di intrecciare in qualche modo le vite, e i problemi, di persone sconosciute, quasi perse in se stesse, alla ricerca di qualcosa. Ma cosa cercano esattamente? Sembra quasi che proprio il mare sia la risposta a questa domanda. Il mare che riesce in qualche modo a donare soluzioni, come se in esso fosse celata la risposta a sentimenti e stati d’animo quali cura, cambiamento, distruzione, salvezza, ricerca, amore, vendetta.
“Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama.”
Leggetelo, io l’ho amato. 😉