OCSE - Stipendi diminuiti, tasse aumentate.

Creato il 26 aprile 2012 da Ilarius

PARIGI - L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) o Organisation de coopération et de développement économiques (OECD) conta 34 paesi membri e ha sede a Parigi, svolge un compito fondamentale di integrazione e cooperazione economica e finanziaria tra i maggiori Paesi del così detto Occidente.
 Dal suo rapporto annuale 'Taxing wages',  emerge per l'Italia una situazione economica critica, che per quanto riguarda gli stipendi ci vede scivolare al 23° (dal 22°) posto su 34 Paesi membri. 
Come si legge nel rapporto dell'organizzazioni parigina, lo stipendio medio netto di un lavoratore italiano l'anno scorso è stato di 25.160 dollari, davanti alla Grecia (17.708 dollari) e al Portogallo (21.013), ma dietro a Spagna (27.741) e Irlanda (31.810), oltre che agli altri tre Paesi Ue appartenenti al G8, Francia (29.798), Germania (33.019) e Gran Bretagna (38.952).
Il salario lordo è stato invece di 36.361 dollari, lievemente inferiore alla media Ocse (36.396).
A complicare la situazione italiana c'è però la pressione fiscale, infatti l'elevato peso delle tasse sulle buste paga italiane, si fa sentire posizionando il Bel Paese al 6° posto nella graduatoria dei Paesi membri.
  
Il cosiddetto cuneo fiscale in Italia è al 47,6%, rileva sempre l'Ocse nel rapporto per il 2011.
L'onere del fisco nel nostro Paese per un single senza figli è aumentato, spiega l'organizzazione, di 0,7 punti percentuali, rispetto al 2010, quando si attestava al 46,9%. Nella classifica dei Paesi membri dell'Ocse, aggiornata alla fine dello scorso anno, l'Italia resta dietro a Belgio (55,5%), Germania (49,8%), Ungheria (49,4%), Francia (49,4%) e Austria (48,4%).
 In generale, scrive ancora l'organizzazione, «tra il 2010 e il 2011 il peso complessivo delle tasse è cresciuto per tutti i tipi di famiglia analizzati», con «aumenti più significativi per le coppie con figli». Il nostro Paese, ricorda poi l'Ocse, è ormai da un decennio stabilmente al di sopra della media per quanto riguarda il cuneo fiscale: già nel 2000, infatti, «il peso medio della tassazione era almeno 10 punti percentuali più elevato della media Ocse per tutti i tipi di famiglia», e «la differenza si è ampliata nel corso degli ultimi undici anni».
ILARIUS