Odore di zenzero e pesce fresco, tra bancarelle di lichi, avocado e dragon fruit. Negozi per turisti, magliette, segnalibri e sacchi a pelo. Triangolari cappelli di paglia, verdure colorate, anziane signore sorridenti: un caleidoscopio di richieste insistenti.“Come, look for a scarf” “Do you want a foot massage?”, “Italy, football!”.E poi una strada laterale, svicolare in un altro mondo.Fermarsi, osservare la vita che scorre sul fiume, seduti su panchetti di plastica a sorseggiare un che[1], rendendosi conto che non serve correre per capire, e che certe cose si afferrano solo quando ci si ferma.
Come descrivere Hoi An? Una carezza di vento caldo, luci soffuse di candele a filo d’acqua, colori di musiche a bordo strada. Non si può descrivere la magia di lanterne rosse, di lampade colorate agli alberi, la poesia di aquiloni su un ponte cinese.Una magia per turisti, forse…Ma pur sempre magia.
Stasera ho detto una preghiera al fiume. Anzi tre.Una vecchietta mi ha guardata, mi ha osservata parlare all’acqua scura, e mi dato tre lanterne colorate, che ho lasciato andare via lontano. Un ponte senza parole tra le nostre due vite distanti.
[1] Specie di gelato con latte di cocco, jellies, green beans e frutta