Officina scart - i rifiuti diventano arte e design

Creato il 29 settembre 2015 da Roberto Milani

OFFICINA SCART - I RIFIUTI DIVENTANO ARTE E DESIGN   A S. Croce sull’Arno (Pisa) laboratori di arte a impatto zero   PISA - Un’università dell’arte, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, la più antica al mondo. Un Comune toscano, Santa Croce sull’Arno, guidato da un giovane sindaco animato da forte volontà innovativa, Giulia Deidda. Un’azienda leader nazionale nel settore dei rifiuti industriali, la Waste Recycling S.p.A. Questo è l’inusuale triangolo istituzionale che ha appena sottoscritto una convenzione per dare vita ad una formazione/sperimentazione sull’uso artistico degli scarti industriali. Primo atto il workshop attualmente in corso alla Waste Recycling dove gli studenti trascorreranno le settimane formative nell’Officina SCART (allestita presso Waste Recycling) e alloggeranno presso la Residenza dell’Artista (predisposta dal Comune di Santa Croce sull’Arno) presso Villa Pacchiani. La storia comincia 18 anni fa. La Waste Recycling, che si occupa nei suoi impianti di raccogliere, trattare, inviare a riciclo e smaltire rifiuti industriali, decide di lanciare un progetto concreto per incidere positivamente sulla mentalità del recupero e del riuso. Il progetto è basato sulla ideazione e realizzazione di opere e installazioni artistiche costituite al 100% da rifiuti e si chiama SCART, ormai marchio registrato in Italia e in Europa che unisce appunto la parola “scarto” alla parola inglese “art”. Con SCART sono state realizzate innumerevoli opere, mostre, eventi, cataloghi di grande successo, che hanno attirato una notorietà nazionale e internazionale. “Sin dai primi laboratori SCART” dichiara Maurizio Giani presidente di Waste Recycling e ideatore del progetto “due professori dell’Accademia, Edoardo Malagigi e Angela Nocentini, furono coinvolti negli anni ‘90 per coordinare la produzione artistica, non solo agendo in prima persona - alcune loro opere sono tuttora esposte negli nostri uffici - ma anche coinvolgendo studenti e altri docenti dell’Accademia”. Commentano Malagigi e Nocentini: “Avvicinare gli studenti dell’Accademia alla conoscenza del mondo degli scarti industriali, considerandoli come prodotto pregiato e tipico della zona di produzione del Made in Italy, ha significato stimolare la loro creatività promuovendo la realizzazione di opere artistiche sostenibili non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico. E’ stato questo il nostro obiettivo all’interno di una visione in cui la creatività è utilizzata anche per innovare la formazione universitaria, attivando un fertile scambio tra realtà diverse e dimostrando ancora una volta che il sapere e il saper fare non sono divisi in tanti compartimenti disciplinari separati, ma sono un patrimonio unico da condividere”. L'Amministrazione comunale di Santa Croce sull'Arno ha accolto con grande piacere l'opportunità di diventare partner del percorso che vede protagonisti l'Accademia di Belle Arti di Firenze e la Waste Recycling SpA. “Il progetto in questione entra infatti a pieno titolo nella filosofia di questa Amministrazione” ci tiene a sottolineare Il Sindaco Giulia Deidda “in quanto crea un legame tra la cultura, un'azienda del nostro territorio e un’istituzione pubblica. Il nostro Paese, famoso nel mondo per la produzione artistica del passato, non può trascurare una produzione attenta al presente, ai futuri artisti di domani e all'utilizzo di materiali di scarto che, attraverso l'arte, possono essere nobilitati. L'attenzione di questa Amministrazione agli aspetti della crescita culturale, della tutela ambientale e a tutto quello che riguarda le giovani generazioni, ci ha fatto aderire con entusiasmo mettendo a disposizione degli allievi dell'Accademia il Centro Polivalente di Villa Pacchiani dove gli studenti sono ospitati al termine di ogni giornata formativa trascorsa nell’officina SCART di Waste Recycling. Il grande laboratorio allestito da Waste Recycling è il luogo dove periodicamente si svolgeranno lezioni, workshop e altre iniziative nel campo della utilizzazione artistica dei rifiuti industriali. Il Laboratorio sarà diretto dalla prof.ssa Nocentini che lo riconosce come “un’occasione preziosa per avvicinare i giovani artisti in formazione al mondo delle imprese e quindi a nuove possibilità espressive e occupazionali”. Conclude Eugenio Cecioni Direttore dell’Accademia: “L’Accademia si augura che la nuova Convenzione offra ad un numero sempre maggiore di studenti, occasioni formative importanti e uniche in cui l’espressività intrinseca dei materiali di scarto stimoli la genialità degli autori a produrre nuove forme di arte e di design”.
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