Visse solo 27 anni, ma nonostante la brevità della sua carriera, moltissimi, tra cui nel 2011 la rivista Rolling Stone, lo hanno definito uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi.
Jimi era un musicista dalle doti eccezionali, al di sopra di colleghi come Eric Clapton e Jimmy Page. Attraverso il suono della chitarra elettrica è riuscito a creare un sound innovativo: rock fuso ad armonie blues, funky e psichedelica. Inoltre è stato un autore di testi magnifici: indimenticabili sono “Hey Joe”, “Purple Haze” e “Little Wing”. Il suo stile e la sua musica non hanno eguali, ma molte sono le sue influenze nei brani contemporanei, come per esempio l’uso della distorsione con la chitarra elettrica.
L’aspetto selvaggio di Hendrix e il suo modo furioso di suonare la chitarra fecero di lui un’icona. Hendrix viene ricordato soprattutto per l’esibizione di chiusura del festival di Woodstock nel 1969: il chitarrista suonò l’inno nazionale statunitense in modo provocatoriamente distorto. Questa immagine è diventata il simbolo di Jimi Hendrix. Non solo: dopo l’esibizione affermò:
“La gente piange se qualcuno muore, ma la persona morta non sta piangendo. Quando morirò voglio che la gente suoni la mia musica, perda il controllo e faccia tutto ciò che vuole”.
Erica Balduini