oggi De Gregorio e Formigoni, domani Lusi e Belsito

Creato il 08 giugno 2012 da Marcofer7 @NudaVerita

La votazione segreta che ha negato l’autorizzazione all’arresto del Sen.De Gregorio con un’eclatante maggioranza (169 no, 109 sì e 16 astenuti) che svela gli accordi sottobanco tra i partiti che, una volta salvato il rappresentante del PDL coinvolto nelle losche vicende del faccendiere Lavitola, salveranno anche Lusi, il tesoriere della Margherita che, una volta colto con le mani nel sacco, ha tirato in ballo Francesco Rutelli, Rosy Bindi, Matteo Renzi, Beppe Fioroni, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni ed Ermete Realacci (“Se finisce dentro – sostiene Beppe Grillo- potrebbe cantare come un usignolo o fare la fine di Pisciotta e Sindona. Entrambe le ipotesi non sono però ‘politicamente corrette’. Gli scommettitori danno per certo il niet all’arresto del tesoriere di sinistra. De Gregorio val bene un Lusi, forse anche due”).

Nel frattempo a Milano, l’aula del Consiglio regionale della Lombardia respingeva la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Roberto Formigoni presentata da tutti i gruppi del centrosinistra e appoggiata anche dall’Udc. La mozione di sfiducia era motivata dai regali milionari del faccendiere D’Accò e dalle bugie addotte dal Presidente per giustificarsi. Pdl e Lega (già c’è anche Belsito da salvare…) hanno fatto muro e la Presidenza della Regione Lombardia resta nelle mani di Formigoni.

Non è finita qui. Lo stesso giorno nel pomeriggio, la Camera e il Senato hanno infatti eletto quattro nuovi membri dell’Agcom e quattro nuovi membri alla Privacy seguendo i criteri di spartizione tra partiti del vecchio Manuale Cencelli tra le polemiche infuocate perchè è un’evidente abuso far dirigere delle autorità di controllo dai rappresentanti di quelli che dovrebbero essere i controllati.

Quelli della mia generazione si ricordano il voto della Camera che negò l’autorizzazione a procedere contro Craxi. Erano altri tempi, ma la Prima Repubblica stava crollando e “le monetine del Raphael” che fecero temere il linciaggio del leader socialista da parte della folla erano dietro l’angolo. I nostri politici della (oramai defunta) Seconda Repubblica stanno scherzando con il fuoco incuranti delle condizioni del Paese e delle sofferenze della popolazione. Fanno di tutto per impiccarsi da soli, forse in un karmico tentativo di auto-annientamento una volta giunti sull’orlo del baratro, oppure sono talmente astratti dalla realtà da non percepire neanche quanto questi fatti alimentino la rabbia della gente contro di loro.



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