Ieri sicuramente tutti avete fatto quei favolosi spaghetti allo scoglio con una punta di zenzero che li ha resi speciali, vero? (Dai, ditemi di sì, così mi sento gratificata!)
Non solo, ma ne avete fatto di sicuro la quantità prevista per 6 persone mentre eravate solo in 4. (Vi prego continuate ad assentire!)
Quindi siete rimasti con due belle porzioni, che avete conservato in frigorifero e oggi siete sul punto di stupire il partner con una preparazione formidabile.
Pronti a gratinare con successo gli spaghetti preparati in più? (Rispondete affermativamente con grande entusiasmo, vi prego)
Questo è il risultato finale e vi spiego in due parole come arrivarci.
Si aggiungono semplicemente agli spaghetti 1 uovo leggermente battuto con 50 ml di panna, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaino di curry e dell’erba cipollina tagliata sottile.
Si mescolano, si arrotolano con un forchettone e si distribuiscono in due coppapasta, oliati e passati col pangrattato, appoggiati su una teglia coperta di carta forno.
Si decorano con qualche cozza, vongola e gambero tenuti appositamente da parte, si spolverizzano con altro pangrattato e si infornano a 200 gradi per non più di una decina di minuti.
Con l’aiuto di una paletta si fanno scivolare sui piatti, si solleva con attenzione il coppapasta, si decorano con un rametto di prezzemolo e si servono.
Questo è un escamotage da tener presente ed adottare anche quando si hanno ospiti e pur volendo offrire gli spaghetti allo scoglio, si desidera partecipare alle conversazioni in sala da pranzo senza essere relegati in cucina a cuocerli e a farli saltare in padella all’ultimo momento.
Già nel tardo pomeriggio si prepara tutto come se si dovessero servire da un momento all’altro, invece si infornano solo quando si porta in tavola l’antipasto.
Pensateci su perché secondo me è davvero un’ottima idea.
Archiviato in:Primi piatti Tagged: curry, erba cipollina, pangrattato, panna, Spaghetti allo scoglio (ricetta del 20 febbraio), uovo