Oggi intervisto: Patricia Daniels

Creato il 09 ottobre 2011 da Ciessedizioni

A cura di CARLO SANTI

Direttore editoriale CIESSE Edizioni

Patricia Daniels, L’elastico viola, CIESSE Edizioni (GREEN), €. 16,00 pp. 256 ISBN 978-88-6660-006-0

INTERVISTA

1- Chi è Patricia Daniels, la persona e la scrittrice?

Sono nata a Londra ma vivo a Milano. Sono una donna adulta rimasta bambina nel cuore. Attenta alle tematiche legate all’affettività dei bambini e a cercare le tante tonalità di grigio che stanno tra il bianco e il nero. Sono cresciuta in una famiglia modesta ma di un’integrità morale unica, senza mai distogliere lo sguardo verso i problemi che affliggono i bambini. È un tema che mi tocca molto da vicino, nel senso che da quando ho avuto un figlio non faccio altro che pensare a come difenderlo. Cerco di ragionare con la sua testa, cercando di sbagliare il meno possibile. Poi, come dice Graham Greene: “Nella nostra infanzia c’è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l’avvenire”, ma sino allora io gli starò vicino e lo difenderò dalle brutture di questo mondo.

2- Come e quando hai iniziato a scrivere “L’elastico viola” e cosa ti ha ispirato?

Ho iniziato a scrivere per puro piacere personale, ero molto piccola. Ho coltivato questa passione che con gli anni è diventata un’ossessione. Non so se ho fatto bene a continuare. “L’elastico viola” è iniziato come un diario che non mi apparteneva. L’ispirazione, in realtà, è nata quando, a Londra, dove abitavo, una vicina di casa raccontò di una storia simile accaduta molti anni prima a una sua cugina. Così, un pezzo alla volta cominciai a scrivere. Purtroppo mi sono resa conto che non sono andata lontana dalla realtà che ci circonda. I disagi dei bambini, i bambini offesi, sono ormai all’ordine del giorno. L’elastico viola è un urlo in mezzo al buio. Dev’essere coraggio tra la paura.

3- Qual è l’argomento del libro?

Ci sono diversi argomenti che riguardano il libro: due sorelline che sono state abbandonate prestissimo e messe in un collegio di suore malvagie; la pedofilia da parte di un padre malato nei confronti di una delle sorelle; una madre che vive di ricordi e di alcol; ma soprattutto, in questo romanzo, ho voluto far trasparire la Forza di volontà che ognuno di noi, soprattutto i bambini, devono avere. Certo è questione anche di carattere ma la protagonista del libro, Sara, ci dimostra che pur essendo soli al mondo, e pur essendo piccoli, da esso ci si può difendere. Ovviamente un bambino costretto a difendersi perde la sua ingenuità, la sua genuinità, ma non la sua purezza che conserverà sino all’età adulta, sino alla morte, se ne sarà capace.

4- Quale target di lettori pensi possa essere interessato a “L’elastico viola”?

Tutti possono leggere questo romanzo, ma soprattutto i genitori. Gli adulti in generale. Mio figlio non lo leggerà mai, però.

5- Leggendo “L’elastico viola” ci si pone di fronte a una narrazione carica di sentimenti ed emozioni forti, a volte esprimi nel romanzo una sofferenza che appare “reale”, come sei riuscita a entrare così profondamente nei personaggi del libro?

Vedi, Carlo, quando il problema lo senti tuo è come se lo vivessi di persona. Diciamo che sono molto sensibile e mi sono tuffata nella narrazione totalmente, tanto da immedesimarmi così profondamente da poterlo rendere “reale”.

6- Hai intenzione (o in progetto) di scrivere un nuovo libro? Ci parli di questi tuoi progetti futuri?

In realtà ne ho già pronto uno. Lo sto rimettendo a posto poiché, come saprai, dato che sei uno scrittore, più rileggi un tuo scritto più lo vorresti modificare. Comunque è una storia fantastica, ricca di contenuti che a volte rasentano il tragicomico. Ovviamente finché non sarà pubblicato più di tanto non posso rivelare.

7- Che cosa diresti ai tuoi lettori per convincerli a leggere “L’elastico viola”?

Potrei risponderti con una sola frase di Sant’Agostino: Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Per convincere i lettori a leggere il mio potrei dirti: “Chi si ferma alle prime tre pagine non perde niente di importante, è solo un libro, ma chi decide di leggerlo tutto ha deciso di pensare in profondità.

8- Un’ultima domanda: come ti trovi con la CIESSE Edizioni, la tua casa editrice!

La CIESSE Edizioni è come una mamma: rassicurante. È una casa editrice giovane, dinamica, intraprendente. È sempre sul pezzo, assiste i propri autori e, quando è il caso, interviene in loro difesa. CIESSE è una casa editrice che non ti abbandona, ti accoglie ma, giustamente, pretende collaborazione, presenza e interesse verso il lavoro pubblicato. Carlo Santi, l’editore, è una persona rassicurante e un grande professionista. Cosa rara, vero?

Grazie Patricia, ma alla tua domanda non rispondo, sono troppo di parte.

Sintesi del libro

Affidate dal tribunale dei minori a un severo collegio di suore, due sorelle vengono subito separate. Sara, sei anni, si prende cura della sorella Elena, di soli tre anni. Per assicurarla che non la lascerà mai sola, anche se vivono in dormitori separati, Sara nasconde sotto il cuscino di Elena un chiaro segnale: l’elastico viola che racchiudeva la sua coda di capelli, come simbolo di un destino comune. Sara, però, vive nel silenzio un dramma tutto suo quando il padre, stranamente riemerso, per un lungo periodo la porta in macchina sulle colline e, in seguito, a casa per abusare di lei. Le sorelle crescono con due diversi destini: Sara trova la forza di controllarsi, Elena diverrà sempre più ingenua e inizierà così il suo cammino verso la droga, il carcere, la continua sofferenza. Fino a un drammatico epilogo.

Un romanzo di piuma e di piombo. Il racconto di un amore estremo e di un estremo dolore. La perdita dell’innocenza e il baratto con la morte.


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