Oggi la domenica a impatto ambientale zero me la faccio anche io. Soprattutto quando definiamo l’ambiente = il mio portafoglio a stecchetto.
E come si fa a fare una giornata a impatto zero di questi tempi senza impazzire? È facile e basta volerlo, e ci sono pure un paio di modi (fra io sono ancora fortemente indecisa)
1. Si resta tutto il giorno a dormire, alzandosi solo per brevi spuntini e poi tornando a letto, profittando anche delle condizioni generali di maltempo neve e freddo incarognito
2. Ci si alza e si fanno le pulizie di casa, comprese le 2S (stendo e stiro). Il vantaggio e’ un considerevole risparmio sul costo della colf.
Ah, non abbiamo la colf?
Beh sognare non costa niente, quindi
3. Sogniamo di avere la colf. Tempo da destinare a questa attività: a piacere
4. Si mette da parte il solito astio verso le inutili domeniche a piedi (quelle dove gli stronzi hanno comunque il pass per circolare e ad andare a piedi sei sempre e solo tu – che fu di norma scegli di risparmiare il costo della benzina e dei biglietti per i mezzi)… E ti tuffi fra strade troppo ingombre di ciclisti della domenica (le biciclette di ATM oggi sono gratis), turisti impazziti e famigliole in libera uscita (musei visite e percorsi nei parchi principali oggi sono gratis) arma doti di Santa pazienza e di un ombrello. Quello ce l’hai già a casa, quindi è gratis come tutto il resto.
Che altro?
Sempre più forte la tentazione di aderire al punto 1?
La scelta sta a voi: anche quella per una volta e’ gratis.
Benedette domeniche a piedi.
Archiviato in:abitudini da disoccupati, punti di vista, vita da disoccupati Tagged: domenica a piedi, gratis, Impatto zero, maledetta domenica