Oggi muore Current Italia. Ma…..

Creato il 31 luglio 2011 da Elenatorresani

Davide Scalenghe - No Censura

Oggi, 31 luglio 2011, è una data tristissima per l’informazione italiana: è l’ultimo giorno di ON AIR per Current TV.
La prima volta che fermai il telecomando sul canale 130 di Sky, ricordo ancora che Livia Iacolare stava raccontando del web e dei social network, seduta su un divano con un portatile sulle ginocchia: una ragazza acqua e sapone, con una T-SHIRT bianca, che dal video mi parlava di cose così vicine a me da non sembrarmi quasi plausibile. I miei pensieri taggati #Revolution entrarono in subbuglio, portando il pollice a digitare 130 più spesso di qualsiasi altro numero.

Livia Iacolare

Current TV ha accompagnato per tre anni importantissimi la mia formazione culturale, e la mia consapevolezza di cittadina. Non solo perché è stata davvero l’unica televisione indipendente di cui abbiamo potuto godere nel nostro paese, ma soprattutto perché accendeva le telecamere quando tutti gli altri le spegnevano.
Current è sempre stata nelle piazze, per le strade, a raccontare le crisi del sistema, le proteste mai narrate davvero (dagli aquilani alle donne del 13 febbraio), gli eventi mediatici rivoluzionari (come Rai per una notte): costantemente a fianco dei cittadini, con un microfono, una telecamera e una domanda coraggiosa.
Current ha sempre dedicato uno spazio fondamentale a documenti altrimenti censurati (come Citizen Berlusconi) e a reportage internazionali targati Vanguard di rara intelligenza giornalistica: al fronte, nelle trincee, in qualsiasi prima linea possibile.
Current ha analizzato criticamente fenomeni politici e sociali prima ancora che qualsiasi altro media si degnasse di prenderli in considerazione: mentre oggi il mondo viene svegliato dalla strage di Oslo, Current già un anno fa trasmetteva documenti allarmanti sul risveglio delle estreme destre europee, dei movimenti identitari, degli ultranazionalismi e dell’islamofobia dilagante.
L’oscuramento di Current rappresenta un lutto non quantificabile, e vorrei che tutti ne fossimo consapevoli.
So che il team di Tessarolo, Scalenghe, Iacolare non si farà zittire: sono fiduciosa che troveranno un canale per la loro voce che, non dimentichiamolo, è la nostra. Lo è sempre stata.
Sicuramente avranno bisogno di noi e del nostro supporto: qui, dal canale Torresani, siamo pronti e vigili, e ansiosi e pieni di speranze.
A presto, ragazzi. Abbiamo così bisogno di voi in questo paese che non si riesce più nemmeno a dire quanto.


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