Probabilmente è più famosa Ave Caesar morituri te salutant, ma si usano entrambe le accezioni. In ogni caso a pronunciare questo adagio mi par di sentire l'ovazione della folla davanti allo spettacolo dei gladiatori. Il clangore delle armi, i costumi di fantasia che i più famosi gladiatori indossavano per aizzare le folle adoranti. Molti di essi si arricchirono a dismisura con le loro esibizioni, crudeli giochi di vita e morte. Ave imperator morituri te salutant: Ave imperatore, ti salutano coloro che vanno a morire. La cita Svetonio, Claudio 21. L'invocazione è rivolta all'imperatore romano Claudio ed è pronunciata non da gladiatori ma da condannati a morte che in un'occasione unica e molto particolare, la celebrazione nel 52 dell'inizio della bonifica del Fucino, si apprestavano a partecipare alle Naumachie appositamente indette dall'imperatore Claudio. Oggi la frase è usata con tono scherzoso e sdrammatizzante quando si incomincia un'attività o un'azione rischiosa e dall'esito incerto.
Probabilmente è più famosa Ave Caesar morituri te salutant, ma si usano entrambe le accezioni. In ogni caso a pronunciare questo adagio mi par di sentire l'ovazione della folla davanti allo spettacolo dei gladiatori. Il clangore delle armi, i costumi di fantasia che i più famosi gladiatori indossavano per aizzare le folle adoranti. Molti di essi si arricchirono a dismisura con le loro esibizioni, crudeli giochi di vita e morte. Ave imperator morituri te salutant: Ave imperatore, ti salutano coloro che vanno a morire. La cita Svetonio, Claudio 21. L'invocazione è rivolta all'imperatore romano Claudio ed è pronunciata non da gladiatori ma da condannati a morte che in un'occasione unica e molto particolare, la celebrazione nel 52 dell'inizio della bonifica del Fucino, si apprestavano a partecipare alle Naumachie appositamente indette dall'imperatore Claudio. Oggi la frase è usata con tono scherzoso e sdrammatizzante quando si incomincia un'attività o un'azione rischiosa e dall'esito incerto.