Oggi nella mia rubrica: Gli oli essenziali, Metodi di estrazione delle essenze

Da Lifarnur @silvialazzerini
Le essenze, o oli essenziali, sono i prodotti più pregiati delle piante. Si tratta di sostanze oleose, volatili e odorose, che hanno la peculiarità, rispetto ai "grassi fissi", di non macchiare la carta in modo permanente: infatti le macchie prodotte dagli oli essenziali dopo poco tempo spariscono, perchè buona parte della miscelaè costituita da sostanze che evaporano sotto l'effetto del calore, per cui la macchia sulla carta scompare presto. Fin dai tempi più antichi gli uomini si sono ingegnati nelle tecniche di estrazione delle essenze delle piante, per poterle usare a scopo medicinale, cosmetico, odoroso e così via.  Le essenze si possono estrarre in molti modi: per distillazione a vapore, per spremitura, per incisione del vegetale, per separazione con l'aiuto del calore, con solventi, per enfleurage. In Cina, India, Persia, l'estrazione di essenze dalle piante di pratica da millenni; la conoscevano gli Egizi e la insegnavano ai Greci, e questi, a loro volta, la tramandarono ai Romani. Sembra che già quattromila aani fa gli Egizi sapessero estrarre l'olio dal legno di cedro, ponendolo in un vaso di argilla, sulla cui apertura si poneva una graticola di fli di lana. Scaldando il legno, l'olio evaporava e impregnava la lana, che veniva poi compressa per liberare l'essenza. Un altro metodo molto usato dagli antichi era la macerazione, che consisteva nell'immersione in olio caldo dei vegetali aromatici, che venivano lasciati macerare mescolando e schiumando sovente, finchè l'olio non era totalmente impregnato di essenza. A questo punto il composto veniva filtrato, fatto decantare e raccolto in vasi di terracotta. Oggi vengono impiegate sostanzialmente l'estrazione per spremitura, per distillazione in corrente di vapore, la tecnica dell'enfleurage e l'estrazione per passaggi successivi di solventi.

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