Oggi parliamo con... #10 - Diego Aledda

Creato il 18 gennaio 2015 da Valentina Gambarini @cytsuki
Ciao a tutti amici lettori e buona domenica! ^^ ... Eccoci qua oggi per conoscere un nuovo autore: Diego Aledda.
Ciao Marco, grazie innanzitutto della tua disponibilità. Che ne diresti d'iniziare parlandoci un pochino te, di cosa ti piace fare ma soprattutto di cosa ti ha portata ad approcciarti alla scrittura e che ruolo ha quest'ultima nella tua vita?

Allora, mi chiamo Diego, ho 31 anni e sono di Novara. Ho tante passioni, le principali sono senza dubbio viaggiare, scrivere e seguire alcuni telefilm!
Amo scrivere da tanti anni, anche se prima mi concentravo di più sui testi delle canzoni. Ho studiato musica per qualche tempo, ma nn ero pienamente convinto dei miei mezzi (soprattutto quelli vocali!) e faticavo ad essere indipendente, avendo sempre bisogno di qualcuno che curasse la parte compositiva dei pezzi e che cercasse di rendermi intonato! Per curiosità, allora, ho provato a continuare a scrivere ma cambiando argomento, passando ai romanzi! La cosa mi è da subito piaciuta, mi sentivo molto più capace e soddisfatto.
"Statuto" è il titolo del tuo romanzo, da cosa ti è nata l'idea di questa storia?

'Statuto' è nato così, volevo scrivere una storia facile da seguire, interessante e basata su un genere che ho sempre apprezzato, quello dei thriller con tanti tipi di sfumature.
Ti va di parlaci un pochino della trama?

'Statuto' è nato così, volevo scrivere una storia facile da seguire, interessante e basata su un genere che ho sempre apprezzato, quello dei thriller con tanti tipi di sfumature.
Il romanzo narra delle vicissitudini del piccolo paesino di Ice Peak, che ogni inverno è costretto ad un periodo di isolamento dal resto del mondo a causa delle cattive condizioni atmosferiche della zona.
La popolazione che abita il paese è un gruppo molto coeso ed affiatato, ma alcune vecchie incomprensioni mai sanate nel tempo torneranno alla ribalta proprio all'inizio del temuto 'mese di pausa'. Saranno proprio queste ruggini, unite a tanti altri aspetti misteriosi, a rendere il periodo di isolamento davvero terribile.
Com’è stato scriverlo? Quali sono stati i momenti più importanti e quali gli aspetti che hai cercato di valorizzare e far emergere maggiormente in questa storia?
Ho impiegato circa due anni a scrivere 'Statuto', sono sempre stato affascinato dalle storie narrate in contesti da cui nn si può uscire, in cui si è giocoforza costretti ad affrontare qualsiasi cosa appunto perché nn vi è scorciatoia. Penso sia un romanzo facile da seguire e con personaggi variegati, pronti a tutto pur di far valere le proprie ragioni.
Non a caso, una delle caratteristiche a cui ho dato più importanza è il rapporto fra i protagonisti, le varie sfumature del loro passato e cosa realmente pensano l'uno dell'altro.
Spero di essere riuscito a fare un buon lavoro, e che chiunque voglia leggere 'Statuto' lo trovi un libro interessante e coinvolgente.
Si dice che, di solito, prima di essere scrittori si è anche lettori. Sei d'accordo con quest'affermazione? Quanto è importante la lettura nelle tue giornate? Quali sono i generi che maggiormente ti affascinano?

Per quanto riguarda la lettura, forse sono un tipo un po' controcorrente perché nn sono mai stato un gran lettore! Adoro scrivere, meno leggere! Spesso, se leggo, amo interessarmi a qualcosa scritto da 'novizi' come me, per confrontarmi con le idee di amanti della scrittura non affermati.
Hai già progetti di scrittura futuri in testa?
Per concludere sì, direi che ho progetti in ballo!
Fortunatamente la scrittura è qualcosa di meraviglioso anche se nn dovesse diventare un lavoro, per cui sto già scrivendo un altro romanzo e credo di completarlo nel giro di qualche mese.
In realtà, avrei anche una mezza idea per iniziarne un terzo...