1. Ciao Valeria, grazie innanzitutto della tua disponibilità. Che ne diresti d'iniziare parlandoci un pochino di te, di cosa ti piace fare ma soprattutto cosa ti ha portata ad approcciarti alla scrittura e che ruolo ha quest'ultima nella tua vita?
Grazie a te per avermi accolto nel tuo blog.
Dunque, mi chiamo Valeria Marasco e sono sì una scrittrice, ma sono anche grafica pubblicitaria e cantante lirica. A prima vista, pare che questi ambiti non centrino molto fra loro, ma io sostengo il contrario. Amo l’arte in ogni sfaccettatura e studiare disegno, canto, recitazione e infine dedicarmi alla scrittura, sono tutte passioni a cui non posso rinunciare. Come dicevo, sono diplomata grafica pubblicitaria e anche se non è quello che faccio principalmente nella mia vita, mi diverto collaborando come grafica per un blog e devo dire che la cosa mi piace parecchio.
Ho una laurea in musica, acquisita presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, con specializzazione in canto lirico. Ed è stato proprio durante il mio penultimo anno di studio, che mi sono avvicinata alla scrittura. Quello, per me, è stato un periodo particolarmente duro e scrivere mi ha aiutato parecchio, ricordo che non riuscivo a staccarmi dal computer e lavoravo anche di notte, lo ammetto… a volte ho trascurato lo studio per poter finire il mio primo romanzo, ma dovevo trovare ancora il mio equilibrio e affrontare con metodo questa nuova passione esplosa all’improvviso.
Attualmente scrivere è una delle cose più importanti per me. Ho appena terminato il mio terzo romanzo e sento che ho ancora mille storie da raccontare.
2. "Solo un attimo" è il titolo del tuo romanzo, da cosa ti è nata l'idea di questa storia dai colori rosa?
Ho scelto il tema del destino perché fondamentalmente sono una donna fatalista, mi piace credere che le cose possano accadere per un motivo e spesso nelle mie fantasie, mi sono chiesta come sarebbe cambiata la mia vita se avessi fatto scelte diverse e così ho voluto immaginare la mia protagonista, una donna “costretta” a fare i conti con il destino, coinvolgendola in una situazione surreale.
3. Ti va di parlaci un pochino della trama?
Sarah è una grafica pubblicitaria, si dedica al suo lavoro con tutta se stessa nella speranza di riuscire ad affermarsi sempre più. Sue amiche e complici, sono Jenny (l’amica di sempre e artista con una sua personalissima visione della vita) e Lisa (una donna molto quadrata e dedita al lavoro, nonché suo capo.) La vita stabile e incolore di Sarah, presto subirà cambiamenti radicali a cominciare da un incidente stradale scampato per miracolo. Da quel momento, strani avvenimenti si abbatteranno su di lei e sul suo nuovo e affascinante collega, conosciuto proprio in quel fatidico giorno.
Il destino terrà le redini di questo strano gioco e, per fortuna o per disgrazia, le loro vite cambieranno per sempre.
4. Com’è stato scriverlo? Quali sono stati i momenti più importanti e quali gli aspetti che hai cercato di valorizzare da far emergere maggiormente in questa storia?
Scrivere Solo un Attimo è stato come fare un giro interminabile sulle montagne russe. C’erano giorni in cui mi sembrava che fosse tutto da buttare, altri in cui ero convinta di avere l’idea vincente e altri ancora (più o meno a metà libro) in cui stavo per premere il tasto CANC del computer in un momento di totale insoddisfazione.
La fortuna ha voluto che la mia migliore amica, seguendo passo dopo passo l’evoluzione della trama, ha voluto incoraggiarmi e ha fatto il tifo per Sarah e Christian sin dall’inizio. Solo quando ho scritto la parola FINE e ho riletto tutto il romanzo dal punto di vista di una lettrice, mi sono convinta di aver partorito il mio piccolo miracolo, un qualcosa di mio a cui tuttora sono legata in maniera indissolubile. Con la storia di Sarah e Christian, ho cercato di sottolineare l’importanza di non dare mai nulla per scontato. Tutto attorno a noi è in continuo mutamento e una donna che decide di lasciarsi andare ai sentimenti è una donna viva, libera di vivere a trecentosessanta gradi. Del resto, che cos’è la libertà se non la scelta di amare e lasciarsi amare?
5. Si dice che, di solito, prima di essere scrittori si è anche lettori. Sei d'accordo con quest'affermazione? Quanto è importante la lettura nelle tue giornate? Quali sono i generi che maggiormente ti affascinano?
Sono assolutamente d’accordo. Se non fossi stata un’accanita lettrice, non sarei mai stata in grado di produrre qualcosa di mio. La lettura occupa un posto fondamentale nella mia vita, quasi quanto la scrittura, tant’è che ho una media di lettura di un libro e mezzo a settimana.
Essere prima di tutto lettrice è la cosa principale secondo me. Nonostante la storia vincente nella testa, bisogna saperla tramutare in sentimenti ed emozioni, non si può relegare la creazione di un romanzo ad una semplice descrizione dei fatti. Bisogna cercare di parlare con il cuore e solo perdendosi tra le parole di altri autori e di altre storie ci si può lanciare nell’impresa di raccontare un qualcosa che faccia emozionare.
I generei che amo leggere sono per lo più romanzi rosa, new adult, erotici e fantasy. Quelli che proprio non riesco ad amare sono quelli storici. Ci ho provato, ma non fanno proprio per me.
6. Hai già progetti di scrittura futuri in testa?
Certamente, ho terminato il secondo volume della trilogia e ho iniziato già il terzo. Parallelamente ho cominciato una storia un po’ diversa da quello che è stato il mio genere finora, sarà una sorta di thriller dai risvolti noir.
La mia testa è piena di idee, spero solo di riuscire a svilupparne almeno la metà.
Colgo l’occasione per ringraziarti di avermi dato la possibilità di parlare ai lettori del mio romanzo, godetevi la lettura, perché come dico sempre: basta Solo un Attimo… e tutto può cambiare!
Grazie davvero per averci donato uno spazio del tuo tempo ed averci permesso di conoscerti e di conoscere la tua opera! :)