Oggi parliamo con… Elena e Michela Martignoni

Da Gialloecucina

Ospiti di Alessandro Noseda oggi. nella loro Milano le sorelle Elena e Michela Martignoni, conosciute per gli affascinanti racconti storici delle vicende di casa Borgia. Per chi volesse ulteriori info qui avete i contatti :

www.elenaemichelamartignoni.com,

https://www.facebook.com/Memorie.e.Peccati.amante.del.papa.borgia/photos/a.1389905314563536.1073741827.1389904634563604/1393483390872395/?

Buongiorno e grazie per l’accoglienza. Raccontate ai lettori chi siete e perché leggete e scrivete?

Siamo due grandi appassionate di Storia e di storie che amano leggere e scrivere da sempre. Per il resto siamo due donne molto impegnate con le famiglie… un po’ pazzerelle e con più interessi che tempo per seguirli.

Si può diventare scrittrici senza leggere?

Non ci sembra possibile. Il desiderio, quasi il bisogno, di scrivere si crea a seguito di esperienze di lettura. La velleità di imitare nasce di conseguenza. La scrittura è comunque comunicazione, aspirazione a condividere con altri i propri sentimenti, idee, esperienze.

I Vostri romanzi, come nasce l’idea?

Resta qualcosa di misterioso. Solitamente nasce a seguito di una lettura, di una discussione, di un incontro, ma non è detto, a volte nasce così, perché deve nascere.

Dove scrivete?

Nelle nostre case, ma anche in spiaggia, ai giardinetti, sul tram… dove capita, se l’ispirazione ci viene a cercare…

Quali le difficoltà aggiuntive nella stesura a quattro mani?

Per noi ormai è naturale scrivere insieme. Si tratta di trovare una lingua omogenea, dividersi i compiti, poi ripassarsi i pezzi scritti fino alla stesura soddisfacente per entrambe. Semplice, ma questo non significa che vada sempre tutto liscio: spesso ci scontriamo non solo per i contenuti, ma anche per un aggettivo, un verbo, una virgola…

La Vostra ultima fatica: dove avete trovato spunto?

L’ultimo libro, appena uscito, è  ‘Memorie e peccati, l’amante di papa Borgia’ un ebook scritto per l’editore Narcissus. Questo breve romanzo, come gli ultimi, ci è stato richiesto, ma era in ambito storico e quindi abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta: gli argomenti ci interessavano molto.

Quanto rubate alla storia e quanto è frutto della vostra fantasia?

Un giusto mix. Sempre però nel rispetto della Storia quando è possibile: a volte le interpretazioni degli storici sono discordanti e il romanziere deve scegliere, ma non sa se ha preso la strada giusta.

Come delineate i personaggi?

Cercando di immedesimarci e documentandoci sui testi.

Seguite una scaletta o vi fate condurre dal dipanarsi delle vicende?

La scaletta sempre! Ma poi non viene seguita pedissequamente perché le vicende prendono una strada diversa, imprevedibile, così come i personaggi che vivono di vita propria e ci guidano dove non pensavamo di andare.

Quali sono state le maggiori difficoltà nella stesura del romanzo?

Non abbiamo avuto difficoltà. Il personaggio di Vannozza Cattanei è talmente trascinante che ci siamo trovate alla fine senza fatica. Questo è stato il libro più spontaneo scritto finora.

Rapporto  editore/editor

Domanda alla quale è difficile rispondere. Non è certo un rapporto facile quello tra scrittore editore, almeno finché lo scrittore non vende milioni di copie: se succede allora il rapporto migliora, ma nemmeno questo è vero fino in fondo: raccontiamo un aneddoto, purtroppo triste. Emilio Salgari morì suicida e lasciò un breve biglietto in cui diceva : cari editori, mi avete sfruttato tutta la vita, ora pagate almeno i  miei funerali. Spezzo la penna e vi saluto.” E Salgari vendeva molto…

Con gli editor è più semplice. Noi non abbiamo mai avuto problemi con loro e ne abbiamo incontrati di molto preparati. particolarmente felice l’ultimo e recente incontro con Raffaella Arnaldi. Bravissima.

Altri Progetti

Avete tempo? Perché sono molti…

Scherzi a parte, la progettualità non ci difetta, ma purtroppo abbiamo imparato a stare con i piedi per terra e a non lanciarci in imprese che poi non trovano sbocchi. Per il momento stiamo lavorando al secondo episodio di ‘Memorie e peccati’ che sarà incentrato sulla figura di un giovane Rodrigo Borgia alle prese con i suoi sentimenti contrastanti tra l’amore per le donne e la fede religiosa. Dovrebbe uscire quest’estate.

Poi abbiamo già consegnato il manoscritto a Mondadori per uno storico su Guidobaldo di Montefeltro, non vediamo l’ora che veda la luce, e infine è già pronto il quarto episodio delle indagini del Commissario Bertè scritto con lo pseudonimo di Emilio Martini.

Se Vi proponessero sceneggiatura tv/o cinema…

La risposta è una sola= SI!!! Noi, come forse tutti gli autori, sogniamo da sempre di vedere i nostri personaggi prendere vita su uno schermo. E’ vero che si rischia di rimanere delusi,  e che spesso i registi e gli sceneggiatori cambiano a loro piacimento le vicende, ma saremmo disposte a correre il rischio…

 Descrivetevi come lettrici, quali libri comprate

Leggiamo davvero di tutto. Romanzi storici sempre: curiamo una rubrica fissa di recensioni su ‘Storia in rete’ che si chiama ‘La storia è un romanzo’, ma in genere non ci fermiamo al genere storico.

Per lavoro leggiamo saggi, biografie, atti di convegni, dispense universitarie, qualunque cosa occorra per creare il fondale storico della vicenda che dobbiamo romanzare.

Invece le letture di piacere sono diverse e diversificate.

Se dobbiamo regalare un libro decisamente attingiamo al repertorio dei nostri autori culto. Non regaliamo libri che non abbiamo già letto, anche se consigliati da amici o librai. Un libro è il regalo più bello che si possa fare, a nostro parere, e va scelto con cognizione.

Consigli a un autore esordiente

Altra domanda difficile. Alcuni grandi autori (come Dacia Maraini) sconsigliano ai giovani di nutrire speranze e suggeriscono di lasciar perdere. Sul blog di Sandrone Dazieri  c’è un’interessante discussione a questo proposito, in cui Sandrone, come la Maraini, è disarmante e lapidario sulle speranze della maggior parte degli esordienti. In effetti è vera la canzone ‘uno su mille ce la fa’, nel caso dell’editoria sarebbe meglio dire ‘uno su un milione’ ce la fa… e la salita è durissima!

Certo non si può impedire a nessuno di scrivere, e nemmeno di nutrire speranze, ma la realtà è disarmante: in Italia ci sono più scrittori di lettori e il 60% dei libri pubblicati non vende nemmeno una copia. Ora però è arrivato il digitale e c’è spazio per tutti. Almeno l’ubriacatura iniziale ha immesso sul mercato molto materiale, ora bisogna selezionare. Non tutto merita, serve comunque una figura intermedia e competente che selezioni i lavori. Comunque: ragazzi scrivete sempre, non fatevi deprimere dagli aridi dati statistici! Con la cultura non si mangia, ma senza non si vive una vita degna di essere definita tale.

Avete autore di riferimento ?

Non abbiamo un solo autore benchmark, ma diversi. E l’elenco sarebbe lungo, molto lungo.

In ambito Borgia, nostro argomento elettivo, autrice culto è Maria Bellonci. Una vera maestra dello storico; i suoi saggi sono in realtà romanzi meravigliosi.

Della Bellonci consiglieremmo ‘Lucrezia Borgia’, uno spaccato d’epoca straordinario.

In ambito noir Giorgio Scerbanenco. E regaleremmo “I milanesi ammazzano il sabato”.

E poi, in questi giorni, come non pensare al grande Gabo? Il suo ‘L’amore ai tempi del colera’ è uno dei più bei romanzi d’amore di tutti i tempi, lo regaleremmo a tutti!

 Lasciateci con una ricetta!

Questa è l’antica ricetta di una zia… che chiameremo Renata! Nelle pause creative una buona fetta di torta di mele accompagnata da una tazza di tè aiuta a riprendere energie e creatività…

Torta di mele della zia Renata.

Ingredienti

Farina bianca (00 o a metà con farina integrale) gr. 175 |Burro gr. 125|Zucchero (bianco o di canna) gr.100|Uova 2|Mezza bustina di lievito e un pizzico di sale|Mele renette 3|A scelta pinoli, noci, uvette

Mescolate uova intere e zucchero, aggiungete farina a pioggia, burro sciolto, sale e lievito. Se l’impasto risulta troppo duro un cucchiaio di latte o cognac. L’impasto vi sembrerà ‘scarso’ ma non vi preoccupate! Mettetelo in pirofila imburrata e infarinata. Sbucciare e tagliare le mele renette in 6/8 spicchi e infilateli nella pasta allargandola. Guarnite con pinoli, noci uvette a piacere. Infornate a 160°, cottura circa mezz’ora.

E un grande ciao a tutti i lettori di giallo cucina, da due autrici molto spesso ai fornelli!



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