Oggi parliamo con… Mariel Sandrolini

Da Gialloecucina

Abbiamo il piacere di presentarvi oggi Mariel Sandrolini, mamma del commissario Marra!
Leggiamo come si racconta nell’intervista rilasciata ad Alessandro Noseda
Chi volesse ulteriori notizie sull’Autrice e i suoi lavori può visitare il suo blog http://marielsandrolini.blogspot.it/

Buongiorno Mariel e grazie per l’invito nella tua cucina!

Prego, ben arrivato. Grazie a te.

Cosa prepariamo?

Tagliatelle alla bolognese con ragù di carne. Fatte rigorosamente a mano col mattarello.

Intanto che bolle l’acqua ci racconti chi sei e perché leggi e scrivi?

Moglie, mamma, nonna di quattro nipoti. Le mie grandi passioni sono la lettura e la scrittura. Non riuscirei a concepire il quotidiano senza queste due cose. Scrivere ti permette di vivere tante vite e non ti annoi mai. Ho scritto dieci libri, e solo da tre anni ho scelto il noir. E’ venuto naturale questa scelta, E’ fuoriuscito lo lo spirito dark che c’era dentro di me.

Perché hai accettato di accordare un’intervista a Giallo e Cucina? È un Blog che segui?

Da buona emiliana mi piace mangiare: quindi, cibo e parole sono un connubio perfetto. Il blog lo approvo. È ben strutturato, complimenti

I tuoi romanzi, come nasce il progetto?
Sono le storie che scelgono me. Mi alzo una mattina e la testa mi pulsa,. Storie e personaggi scalpitano per uscire… fintanto che non mi metto al lavoro mi martellano dentro.

Dove scrivi? In studio, al parco, in terrazza…? carta e penna o direttamente al p.c.?
Ho un piccolo studio, attrezzatissimo, pc fisso, portatile, tablet, direttamente mi confronto con loro. A volte se sono all’aperto proseguo sul tablet da dieci,, quindi è più maneggevole.

Preferisci il silenzio o ami musica di sottofondo?
Nello studio musica classica o jazz dipende dal momento tensivo che sto scrivendo.

“Il Commissario Marra e il caso bondage” è la tua ultima fatica. Da dove hai tratto l’ispirazione? Quanto rubi alla realtà e quanto è frutto della tua fervida fantasia?

I miei libri sono frutto della mia fantasia, ma lo spunto è sempre da un fatto di cronaca ,Nel caso bondage, ho letto sul giornale che un ragazza è morta per un tragico gioco erotico… mi si è accesa la spia rossa.

Come delinei i personaggi? Segui una scaletta o ti fai guidare dalla storia?

Nessuna scaletta, ho sempre le idee molto chiare, a volte però in corso d’opera cambio rotta.

Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate nella stesura di un romanzo?

Nessuna, devo dire che ho sempre la lucidità che mi contraddistingue.

Del rapporto con l’Editor cosa puoi dirci? Sei gelosa dell’opera o accetti di buon grado suggerimenti e “intrusioni”?

Accetto i buoni consigli, non ho mai avuto grosse modifiche, alcune piccole cose..

Vista la tua vasta produzione, c’è un titolo a cui sei particolarmente affezionata o non hai figli prediletti?

Sono affezionata al mio secondo romanzo LE SCELTE DI ERICA… una storia di vita vera, raccontatami da una donna. È alla terza ristampa… e ha preso una menzione dai Beni culturali Italiani. Ma sono tutti e dieci figli adorati.

Hai altri progetti in cantiere?

Ho si, tanti… sto finendo un altro noir, tratto da un fatto di cronaca nera e penso uscirà ai primi del 2015.e ho appena finito questa sera un racconto noir che farà parte di un antologia di scrittori bolognesi…
E tanto altro frigge in testa..

Descriviti come lettrice? Quali libri compri? Hai un genere preferito o spazi a seconda del momento, dello stato d’animo?

Leggo di tutto, soprattutto noir.

Un consiglio ad un esordiente che ha la sua storia nel cassetto e non ha trovato ancora nessun editore interessato a pubblicarla?

Di avere la pazienza di aspettare l’editore giusto, non a pagamento.

Ti piace presentare i tuoi libri al pubblico? Una domanda che non ti hanno mai fatto (e a cui avresti voluto rispondere) ed una che t’ha messo in difficoltà?

Si mi piace, sarei bugiarda se dicessi il contrario. Dopo dieci anni, una trentina e più di presentazioni all’anno mi hanno chiesto di tutto. Sono vaccinata.

Un autore (o più) che costituisce per te un benchmark. E perché? Fagli una domanda (anche indiscreta) da tempo hai “in canna”! quale suo libro consiglieresti ai nostri lettori?

Io sono cresciuta a pane e Scerbanenco , e consiglierei di leggerli tutti, piano, piano… specialmente a chi scrive c’è tanto d’apprendere. Ma non ne faccio un modello… io sono io, piaccio o non piaccio ognuno ha il suo stile.

Oltre alla scrittura e alla lettura, come ami impegnare il tuo tempo?

Faccio volontariato in un centro per anziani, faccio la nonna, la moglie… le mie giornate sono molto piene.

Come consuetudine di Giallo e Cucina, ti chiediamo di chiudere con una ricetta ed una citazione! E grazie ancora dell’invito a pranzo!

Grazie a te, è stato un piacere..

Torta di riso. Classico dolce bolognese.
1 litro di latte
1 etto di riso
300grammi di zucchero
1 etto di mandorle
1 etto di cedro
50g. di amaretti
7 uova
1 bicchiere da tavola con metà cpgnac e metà mandorla amara.
Bollire il riso col latte, quando il riso è cotto, spegnere il fuoco, poi ci metto lo zucchero e ci schiaccio dentro gli amaretti. Trito il cedro, le mandorle e metto tutto dentro al riso, monto le uova leggermente e le metto dentro insieme al liquore. Mescolo il tutto, poi prendo alcuni pirofile di alluminio le ungo col burro e le spolvero internamento col lo zucchero semolato. In forno per 2 ore a 180 gradi controllare con uno stecchino la cottura che deve uscire asciutto. Una volta uscite dal forno si bagna il sopra con la mandorla amara.



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