Incontriamo per un aperitivo Roberto Ricci, estroso autore marchigiano che ha recentemente pubblicato “Buio Rosso”. (a cura di Alessandro Noseda)
Buongiorno Roberto e grazie per la disponibilità. Ci racconti qualcosa del tuo ultimo lavoro?
Grazie a voi. Con piacere! Buio Rosso è un libro composto da dieci racconti, dove il confine fra il thriller e l’horror è assai labile. Un viaggio in cui l’appassionato del brivido, potrà incontrare diverse sfumature di paura. Due di questi racconti, sono divenuti due cortometraggi. Il primo è Il Cappotto. Vincitore della sezione corti del premio racconti nella rete 2012, è diretto da Giuseppe Ferlito e tutt’ora visibile su youtube. Il secondo è Guanti Neri. Diretto da Federico Tadolini, sarà presentato ufficialmente la notte di Halloween 2014, per poi essere distribuito direttamente in dvd. Altri due racconti degni di nota, sono La Ballerina e L’inquietante Nottambulo, entrambi divenuti un fumetto che sarà presentato a Lucca Comics 2014.
Quali sono I tuoi romanzi preferiti?
I miei tre libri più amati sono: Una splendida festa di morte (Stephen King), divenuto successivamente famoso con il titolo di Shining, Il ritratto di Dorian Gray (Oscar Wilde) e Il mastino di Baskerville (Conan Doyle).
Come e dove nasce l’ispirazione per scrivere?
Non ho un momento preciso in cui mi arriva l’ispirazione. In genere mi capita durante la notte. Arriva l’idea e via… mi alzo e prendo subito appunti. Però può capitarmi ovunque. Una volta addirittura al supermercato.
Il primo libro che hai letto?
Il primo libro che ho letto è stato Carrie, subito dopo aver visto l’omonimo film di Brian DePalma, tratto dal romanzo di Stephen King. La passione per il thriller e l’horror, sia letterario che cinematografico, l’avevo sin da piccolo.
Quali sono i tuoi “prossimi passi”?
I miei progetti futuri, sono un cortometraggio già scritto e che spero di riuscire a girare nella mia città di Ancona, e il mio primo romanzo che ho già iniziato a scrivere. Un giallo a tinte forti, ambientato nel mondo dell’acconciatura che conosco bene, visto che il parrucchiere è ancora il mio lavoro principale, che svolgo con passione da ventidue anni. Però essere diventato per tutti “il parrucchiere del brivido” è assai divertente.
Grazie del tuo tempo! Lasciaci, come tradizione di Giallo e Cucina, con una ricetta ed una citazione!
La citazione è di Oscar Wilde: Amare se stessi è una storia d’amore che dura tutta la vita. Ne aggiungo però una coniata da me: “Di maestri del brivido ce ne sono molti… il parrucchiere del brivido è uno soltanto “. Riguardo la ricetta, temo di non essere la persona indicata, vivendo di congelati e scatolette.