Oggi parliamo con… Thor Vantek

Da Gialloecucina

Incontriamo per un aperitivo Thor Vantek, autrice di ORO ROSSO, edito da Rizzoli. Intrevista a cura di Alessandro Noseda.

Buongiorno e grazie per l’invito. Cosa prendiamo?

Intanto buongiorno e grazie a te per la disponibilità. Propongo un aperitivo con spumante e tartine stuzzicanti. E, naturalmente, due ciliegie rosse e mature.

Ci racconti chi sei e perché leggi e scrivi?

Sono un’appassionata di giardinaggio e di cucina. Il mio pezzo forte è il pane, che adoro impastare ogni giorno. Così come mi piace leggere e scrivere. Sono necessità fondamentali, per me. Leggo di tutto e scrivo soprattutto racconti e romanzi erotici.

Come mai hai accettato un’intervista per Giallo e Cucina? È un blog che segui?

Mi piace Giallo e Cucina, perché alterna recensioni ed interviste con ricette sfiziose.

Il tuo ultimo romanzo, come è nata l’idea? Ce ne parli?

Il mio ultimo romanzo è ORO ROSSO, edito da Rizzoli nella nuova collana Youfeel. L’idea è nata pensando all’incontro di due persone che vivono il presente, tentando di scordare il passato. Il tema del passato mi intriga sempre molto. Impossibile da cancellare, lo si può nascondere, ma mai dimenticare. E un giorno, all’improvviso, te lo ritrovi davanti. Sono interessanti le implicazioni, che possono sconvolgere l’esistenza. In ORO ROSSO entrambi i personaggi saranno costretti a svelarsi, grazie anche alla passione travolgente tra loro.

Come hai delineato i personaggi? Hai seguito una scaletta o ti sei lasciata condurre dal dipanarsi delle vicende?

Ho visualizzato i personaggi, Margot e Tommaso, basandomi anche su persone che conosco. Mi sono posta il problema se seguire una scaletta o lasciarmi la mano libera, ma non c’è stato bisogno di decidere. Hanno deciso i personaggi, per me, imponendosi alla mia attenzione. Così ho seguito loro, ascoltandoli e osservandoli.

Dove scrivi? Hai un “luogo del cuore” dove trovi ispirazione?

Di solito scrivo in giardino, sotto il melo. Oppure nella mia stanza, comunque affacciata sul giardino.

Quanto prendi in prestito dalla realtà e quanto è frutto di mera fantasia nel tuo romanzo?

Adoro prendere spunto dalla realtà. È talmente irresistibile, una fonte di novità quotidiane. Però poi ricamo intorno quello che mi fa comodo.

Si può diventare autori senza leggere tanto?

Credo sia abbastanza difficile non leggere, se vuoi scrivere. Ma è un problema inesistente per chi ama scrivere. Innanzitutto, un autore è un lettore. E anche grande lettore!

 E se ti proponessero una sceneggiatura per un film? Saresti d’accordo o ritieni che il tuo romanzo soffrirebbe nella trasposizione cinematografica?

ORO ROSSO sarebbe l’ideale per un film. Ci spero proprio!

Dai un buon consiglio ad un esordiente…

A un esordiente direi di non mollare mai e di scrivere sempre. Ovviamente direi anche di leggere molto, tutto ciò che vuole.

Descriviti come lettrice. Quali libri compri? Hai un genere preferito o spazi a seconda del momento, dello stato d’animo? E se devi regalarlo come lo scegli?

Leggo di tutto, la curiosità mi porta ad acquistare ogni genere. Però i libri li regalo soltanto a chi me li richiede. Troppo spesso si rischia di regalarne a chi non ama leggere o a chi non ama un certo genere.

Hai altri progetti in fieri?

Ho altre storie in mente. Il bello della scrittura è che, quando credi di avere esaurito le idee, te ne arrivano altre all’improvviso. Insomma, sembra inesauribile!

Grazie del tuo tempo. Come di consueto, ti preghiamo di lasciarci con la tua ricetta preferita!

Proporrei la ricetta di un pane. Il pane dolce del mattino, ottimo per la prima colazione, per iniziare la giornata con dolcezza.

Ingr. Per 4 persone:

500 gr farina bianca |30 gr lievito di birra |40 gr di zucchero |Un bicchiere scarso di latte |80 gr di burro |1 uovo |1 cucchiaino di sale | Burro per ungere.

Per decorare:

1 cucchiaio di zucchero | Mezza tazza di acqua.

Porre la farina in una terrina, farvi un incavo nel mezzo e sbriciolarvi il lievito. Aggiungere un cucchiaio di zucchero, un po’ di latte e preparare con parte della farina una pasta preliminare. Lasciarla lievitare per 15 minuti in un luogo caldo, così raddoppierà il volume. Unirvi il rimanente zucchero e latte, il burro a fiocchetti, l’uovo e il sale. Mescolare tutti gli ingredienti, prelevando un po’ per volta la farina dal bordo e lavorare la pasta con le mani, sbattendola finché si staccherà dal recipiente. Formare dei pezzi ovali di circa cm 2×8 e adagiarli, uno accanto all’altro, sulla placca del forno unta di burro. Lasciarli lievitare per 20 minuti coperti da un tovagliolo. In una tazza diluire lo zucchero con l’acqua e spennellare con questo sciroppo il pane. Poi metterlo sul ripiano di mezzo del forno già caldo, lasciandolo cuocere per 35 minuti a 220°.

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