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Oggi parliamo con…Helfrid P. Welwood (a cura di A. Noseda)

Da Gialloecucina

Buongiorno e grazie per l’accoglienza. Ci racconti chi sei e perché leggi  e scrivi?

Mi chiamo Helfrid e trovo che scrivere sia terapeutico, al contrario del fumo giova alla salute.

I tuoi romanzi, come nasce l’idea?

L’idea nasce per caso.

Dove scrivi? Hai un “luogo del cuore” dove trovi ispirazione?
Scrivo a casa. L’ispirazione la trovo camminando, spesso.

Preferisci il silenzio o ami musica di sottofondo?
Per scrivere meglio il silenzio.

“Muto come un orsetto” è la tua ultima fatica. Dove hai trovato spunto?

Credo al supermercato, in parte. ma non solo.

E’ autobiografico?

No.

Quanto prendi in prestito alla realtà e quanto è frutto di mera fantasia? Come delinei i personaggi?

Ci sono personaggi e situazioni che ispirano, la cosa complessa è individurli. direi che faccioun mix.

Segui una scaletta o ti fai guidare dalla storia?

Per quanto rigurda la storia faccio uno storyboard con i disegni.

Quali sono state le maggiori difficoltà nella stesura del romanzo?

Ad un tratto odiavo l’orso.

E del rapporto con Editore ed Editor cosa puoi dirci?

E’ importante trovare un editore che non castri la creatività e che sia in liena con te.

Hai altri progetti in fieri?
Qualcosa mi frulla.

E se ti proponessere una sceneggiatura per un film? Saresti d’accordo o ritieni che i tuoi romanzi soffrirebbero nella trasposizione cinematografica?

Se mi proponessero una sceneggiatura sarei contento. indubbiamnete a livello narrativo un libro consente cose che un film non permette e viceversa.

Descriviti come lettrice. Quali libri compri?  Hai un genere preferito o spazi a seconda del momento, dello stato d’animo? E se devi regalarlo un libro come lo scegli?

Mi piaciono i libri di fantascienza.

Un consiglio ad un esordiente che ha la sua storia nel cassetto e non ha trovato ancora nessun editore interessato a pubblicarla?

Non mollare.

Donaci una citazione e una ricetta.

Il cibo è medicina, bevete tè verde.



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