Quando ero piccola vedevo i trentenni come persone anziane. Quando ero adolescente li consideravo come degli adulti appesantiti. Oggi che nei trenta ci sono ben dentro, mi vedo come una ragazzina con alcune chiare responsabilità di vita, verso me stessa e verso gli altri.
Sono stati anni importanti, soprattutto quelli dai venti ad oggi. Anni in cui ho lavorato molto su me stessa per arrivare alla donna imperfettamente felice che sono oggi. Ed oggi mi sento un pò come a capodanno. Quando diventa quasi inevitabile fare un breve bilancio di vita.
Oggi parlo di me.
Una delle cose più importanti che in tutto questo tempo ho capito è che le evoluzioni fondamentali dell'essere passano attraverso il dolore. Parlo del dolore interno. Quello che fa male. Quello che fa scoppiare in un pianto ininterrotto per nulla. Quello che fa irrigidire le mani, girare la testa e portare ad avere paura di morire all'istante.
Parlo del dolore di alcuni segreti d'infanzia nascosti. Della mancanza di un padre che ho sempre desiderato. Parlo della perdita di un figlio mai nato e della paura di non essere mai mamma. Parlo del dolore di sentirmi inadeguata, di non rispondere alle aspettative di chi amo. Parlo della paura di rimanere sola e di dovermi sentire sempre circondata da amici e d'amore.
Da bambina mia madre mi ha insegnato un gioco. Quando sei triste, quando piangi e non sai perchè, siediti davanti ad uno specchio, guardati sinceramente negli occhi e ad alta voce chiedi "Chiara, perchè sei triste?". All'inizio lo facevamo insieme. Poi ho imparato ed ho proseguito da sola.
Ed è un gioco pauroso sapete? Ma questo gioco mi ha salvato la vita!
Ed è così che a molte mie paure sono riuscita a dare un nome mentre su altre ho preferito non indagare troppo (che non penso che psicanalizzarsi all'eccesso porti sempre a dei buoni risultati).
Oggi molto di quel dolore che mi tarpava le ali non c'è più.
Ringrazio questi anni che mi hanno offerto il dono di affinare la mia capacità di comprensione di me stessa e degli altri. Che mi hanno regalato la fiducia nella vita ed il profondissimo desiderio di voler essere felice.
Ringrazio questi anni che mi hanno insegnato il segreto della legge di attrazione e che mi hanno regalato una fede tutta mia.
Ringrazio tutte le persone che mi sono state accanto e che mi hanno aiutato a cambiare strada, a trovare in me stessa tutte le risorse necessarie per sorridere e fare sorridere.
Ringrazio gli immensi doni ricevuti. Una famiglia, un figlio, un compagno amorevole, pochi intimi ma buoni amici, un lavoro, una casa, la speranza e la riconoscenza.
E ringrazio me, perchè mi voglio bene!
Tanti auguri Chiara!