Pubblicò il primo libro, Trout Fishing in America (Pesca alla trota in America) nel 1967, per lapiccola casa editrice Four Seasons Foundation, e fu un successo taleche venne ristampato ben quattro volte e i diritti vennero poi ceduti per il tascabile alla Dell Publishing Group diventando così un best-seller da più di un milione di copie, una specie di manifesto dei tardi anni Sessanta.
Brautigan fu spesso paragonato a personaggi come Hermann Hesse o Carlos Castaneda.
In Italia venne pubblicato dalla Marcos Y Marcos e nel giro di qualche anno andò esaurito e poi fuori catalogo. Oggi ritorna questo manifesto di non sense, di incontrollabile e incontrollata incoerenza narrativa grazie a ISBN edizioni, a quasi cinquant’anni dalla sua scrittura, «nella vivace traduzione di Riccardo Duranti, rivista e aggiornata per l’occasione» come scrive nell’esaustivo epilogo Enrico Monti.
Pesca alla trota in America è un puzzle di racconti, uno sguardo continuamente discontinuo fatto di piccole storie autonome che racchiudono in sé lo spirito degli Stati Uniti d’America, della sua gente, della sua società spesso insensata, ma il tutto con un sorriso sornione sulle labbra. Un libro fatto di salti temporali, mnemonici, di personaggi che non sanno di esserlo o che non sono affatto tratteggiati come il lettore è abituato a vederne. Infatti non ci sono nomi veri e propri, non ci sono i John o gli Eddie, ma il libro stesso è il motore pulsante delle pagine, fino a immergersi in esse diventando da oggetto a soggetto, praticamente il protagonista assoluto. Pesca alla Trota ora è un nome che si fa concreto atto narrativo.
Questo straordinario e indiscusso capolavoro sarà un indimenticabile viaggio verso la sorgente più pura delle storie mai raccontate.
Buona scelta
IBD