Ogni Agosto é diverso … a modo suo

Creato il 03 agosto 2012 da Koalalondinese @farego

Quando ero piccola – no eccola che inizia con il c’era una volta! Giá vi posso sentire che iniziate a brontolare ma fatemi continuare dai!

Dicevo quando ero bambina e arrivava Agosto, per me voleva dire 3 cose:

1 – Che finalmente andavamo in vacanza al mare, e quindi potevo preparare la valigia alle mie Barbie.

2 – Che la scuola stava per riniziare, e mi ero giá fottuta mezza estate cosí senza far nulla.

3 – Che stava per arrivare Natale, o almeno cosí diceva mia nonna: dopo Ferragosto é un tiro di schioppo a Natale, comincia a fare la lista di quello che vuoi a nonna tua!

Le vacanze di Agosto, per me erano sinonimo di mare, mare diverso e non quello di Passoscuro vicino a Ladispoli, dove i miei nonni avevano una casetta, e ovviamente mi ci portavano a passare le pre-ferie, in attesa di quelle vere.

Solitamente partivamo per un mese.

UN MESE!

Il minimo erano 2 SETTIMANE.

Sí 2 settimane di vacanza al mare!!!

Che tempi.

Andati.

Con il tempo le settimane sono diminuite da 4 a 3 e da 3 a 2, da 2 a 1 fino a … 0.

I miei si sono invecchiati, e i soldi … non lo so, ma prima come si faceva a spendere e spandere?

Crisi era una parola riferita solo al: mammamia sono in crisi fra l’andare in Costa Smeralda o in Grecia.

Agosto, mi é sempre piaciuto forse perché sono nata d’estate, o comunque perché la gente é piú rilassata, le cittá si svuotavano, e per me piccola era fighissimo girare in una sorta di no man land, ossia terra di nessuno, fatta solo di cartelli fluo del: sono in vacanza ritorno a Settembre.

Roma si svuotava!!!

Cioé trovavi parcheggio pure sotto al cupolone dal Papa, e tutto era solo silenzio rotto dal cicaleggio continuo delle cicale, le uniche padrone della cittá.

Oggi invece, Roma é come a Settembre, piena.

Brucia a camminare sui sampietrini, e i turisti si strascinano mezzi nudi e felici con il loro gelato sgocciolante in mano, e la cartina sgualcita nell’altra.

Quando mi sono trasferita in UK, le vacanze si sono trasformate in una sorta di dovere patriottico-familiare.

Insomma vai a vivere lontano, al lavoro ti danno quella settimanella di vacanze e tu dove pensi di andare figliola?

Ovviamente vieni a casa!

Mi sono confrontata con altri compratrioti ed é sempre la stessa cosa, le vacanze le devi da andare a passá a casa tua, da mammeta e papeta che se no che fai?

“No mamma io me ne andrei magari in Spagna.”

“Ah ok, si ma poi scendi un paio di giorni qui, no? Mica ti farai tutta una tirata in Spagna senza scendere. Tanto er fidanzato non ce l’hai quindi non devi da retta a nessuno, allora quando hai detto che scendi?”

Una mia amica, ormai inventa a manetta – mamma non mi hanno dato le ferie non riesco quindi a scendere … no neanche un paio di giorni má, mi dispiace.

E poi via in vacanza altrove con il fidanzato, che poi a sera quando chiama la mamma lo deve fare in un luogo silenzioso senza gente e dialetti del posto, o altro che possa far intendere che non é in UK a lavorare, ma in vacanza altrove.

A me ‘sto problema era mezzo risolto, per via pure che i soldi… ma chi ce li aveva?

Appena arrivata nel Maggio 2010 passai la mia prima estate Londinese a lavorare e chi vidde vacanze?!!

Poi lí neanche hanno Ferragosto, cosí il 15 ero a lavorare mentre in Italia si tiravano gavettoni … ok i piú fortunati dai, se no solo una fettina di cocomero a pausa pranzo.

Oggi Agosto non ha piú un vero e proprio sapore, forse perché se non vai in vacanza alla fine non cambia nulla, se rimani in cittá pure che sei in ferie ti siedi sul balconcino a leccarti il gelato e a guardare la signora anziana davanti al palazzo tuo che stende, oppure se sei in UK … non lo senti proprio perché porti ancora la giacchetta e il sole fa capolino quando gli va.

Le mie Barbie stanno accatastate in un armadio, tutte belle sorridenti e vestite, sono rimaste in attesa di Agosto…

Sir Koala ringrazia e saluta.


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