Avete presente quei cartoni animati (il primo fra tutti è Dragon Ball) in cui i protagonisti sprigionano la propria forza ed energia sotto forma di aurea che circonda il proprio corpo?
Secondo alcuni ricercatori della University of Oregon una sorta di alone spirituale esisterebbe per davvero, sarebbe del tutto unico e personale, ma piuttosto che indicare una nube energetica andrebbe a definire un’impronta biologica. Non c’è spirito, nè vibrazioni elettriche positive, ma milioni e milioni di batteri, è questa la composizione della “nuvola” personale che va a caratterizzare il nostro corpo.
A questa conclusione si è giunti dopo una ricerca scientifica testata su dei volontari condotti all’interno di particolari camere sterilizzate (o camere bianche) nelle quali ai soggetti partecipanti veniva richiesto di potersi muovere liberamente. Dai dati raccolti e pubblicati sulla rivista PeerJ si è arrivati alla conclusione che ciascuno è in grado di emettere una propria nuvola batterica che funziona come una sorta di traccia individuale della propria pelle o del proprio corpo.
La consistenza batterica, infatti, varia da individuo ad individuo e può riguardare ben oltre 14 milioni di sequenze di diversi mix di batteri che possono combinarsi tra loro. Grazie allo studio dei ricercatori americani, quindi, si è scoperta l’esistenza di una nuova traccia personale che è in grado di identificare un singolo individuo al pari delle sue impronte digitali o del dna.