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"Ogni promessa è debito": Jennifer aveva debiti nella città oscura (poesia... forse)

Creato il 30 giugno 2015 da Lasfinge
30/06/2015
Sono passati ormai diversi mesi da quando forse per gioco (solo alla fine ci si accorge che non era un gioco, ma di solito è troppo tardi...) o forse per gusto di dissacrazione (mai prendersi troppo sul serio) ho provato a scrivere versi senza alcuna ispirazione ed ho invitato i miei amici a suggerirmi o commissionarmi un tema per mettermi alla prova. 
Certo chi trova un amico trova un tesoro: in quella occasione ho raccolto due proposte, la prima facile facile su un tema abituale per poesiole, anche nei libri delle scuole elementari (era l'autunno per intenderci) e  l'altra invece difficilissima, in cui mi si proponeva come incipit "Quando Jennifer cantò nella Città Oscura"
Promisi allora che l'avrei fatto (prima o poi) e ci avrei pensato, ma devo riconoscere che trovo estremamente complesso scrivere dei versi con un incipit così altisonante: potrei facilmente diventare noiosa e pomposa o peggio... (ahimè) patetica e ridicola.
Malgrado questo la promessa va mantenuta e nessuno è mai riuscito a coltivare arte alcuna senza un pizzico di audacia! Ammetto che qui di audacia ne occorre una buona manciata piuttosto che un pizzico: ringrazio quindi l'amico Ivano per aver lanciato il guanto della sfida e... ci provo!
Quando Jennifer cantò nella città oscura
Quando Jenny cantò
nella città oscura,
il primo canto
fluente e ambrato,
denso del calore
sulle sue labbra,
di gola candida.
Come un filo di miele
addolcisce il pane
fragrante,
al sole del mattino,
così la melodia
fanciulla e donna
incantò di voce bianca
il signore del buio
e la notte divenne
alcova d'amanti.

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