ogni tanto di notte succede anche questo

Creato il 08 settembre 2011 da Pesa
L'altra sera, mentre tornavo a casa, complici una frizzante brezza notturna e un forte odore di campagna, decisi di fare un giro per le prime aree del Sulcis e la valle del Cixerri. Ammaliato dalla vista di questi paesaggi meravigliosi, resi ancora più incantati da una luna piena al limite dell'umana immaginazione, optai per salire su per il Castello di Aquafredda. 
Giunto in cima potevo godere di una visione ispiratrice e ammaliante. Avevo tutto il mondo ai miei piedi, mi sentivo il padrone dell'universo. Quando all'improvviso un rumore alle mie spalle mi riportò alla triste realtà; davanti ai miei occhi ora non stava più l'immensità delle terre sulcitane, bensì si stagliava la figura del Conte Ugolino. Sì sì, proprio lui, il famosissimo Conte di Donoratico, Signore del Cagliaritano e Vicario di Sardegna. Era lì che non si preoccupava tanto di me quanto di ciò che aveva tra i denti. Un po' schifato - e impaurito, non lo nego - decisi che era ora di andar via, ma accidentalmente rovinai su una pietra e caddi, distogliendo l'attenzione del nobile defunto, che con occhio vigile e severo mi squadrò da testa a piedi. Sollevò allora la bocca dal suo fiero pasto e poi cominciò:
«Tu vuo' ch'io rinovelli
disperato dolor che 'l cor mi preme
già pur pensando, pria ch'io ne favelli»
Prontamente lo fermai. Un brivido percorse tutta la mia schiena e dissi: 
«No, si fermi Signor Conte, quest'incontro mi ha fatto rinsavire, e le giuro solennemente, Dio mi è testimone, che da oggi non ascolterò mai più Aphex Twin dopo aver aver abusato di sostanze tetraidrocannabinoidi. Lo prometto».
E finalmente mi addormentai. 

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