Capita praticamente ogni giorno, al bar, dal panettiere, in autostrada, almeno una volta al giorno c’è un dannato vecchio che ti passa davanti I peggiori sono quelli che fanno finta di accorgersene dopo. Oh, le sono passato davanti, dicono e ostentano un unico cartone di latte che li giustificherebbe per essere passati senza chiedere tu pensi: se mi mostri il latte lo sai che l’hai fatta sporca. Il giovane italiano, ormai assuefatto a questo stato di cose, ha ridotto di molto il campionario delle possibili reazioni, riducendole sostanzialmente a tre:
1 Fai finta di nulla, magari borbotti tra te qualche parola tipo: “Vabbé, siamo alle solite.”. Ma non reagisci in alcun modo, sei abituato, i vecchi ti passano davanti da sempre. Tu gli paghi la pensione ma loro passano davanti e tu alzi le spalle.
2 Ti incazzi come un cobra e riversi sull’infame tutti i mali del Paese, dal nepotismo alla mafia del Brenta senza soluzione di continuità. Risultato: ti portano fuori e il vecchio scala tutta la fila passando pure per vittima e tu per pazzo.
3 Lo batti con le sue stesse armi, non lo guardi mai in faccia ma stai bene attento a puntargli un gomito altezza addome, che se fa un passo avanti si trova infilzato. Il vecchio è generalmente viscido e inetto quindi non si lamenterà mai che non l’hai lasciato passare. La tecnica funziona ma ti lascia quel sapore amaro della vittoria di Pirro, soprattutto perché ti sei messo al suo livello.
Delle tre possibilità prediligo ormai la terza, dopo anni di prima e seconda, anche questa volta sto regredendo e il Sistema mi incoraggia. L’italianità è contagiosa.
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