Non vi preoccupate, questo blog non è diventato una costola dell'Avvenire, ma, bensì, riporta le impronunciabili e irrispettose parole che il blog di apologetica e news cattoliche Pontifex ha, scusate il gioco di parole ma è proprio il caso di dirlo, pontificato in merito alla tragica scomparsa di Francesco Pinna, l'operaio che è venuto a mancare durante l'allestimento del palco che avrebbe ospitato Jovanotti nel concerto di Trieste, tappa dell'Ora Tour del cantante Toscano.
Sono sicuramente frasi forti che non sembrano lasciare molto spazi ai dubbi e alle perplessità circa la meschinità, la cinicità, l'orientamento e l'opinione della testata on line in merito all'accaduto.
Con un post sul proprio sito, infatti, il blog vicino alla chiesa cattolica, ha evidenziato che la morte di Francesco Pinna è la giusta punizione per Jovanotti.
Inutili le filippiche che si possono sprecare sull'ipocrisia, la falsità e il bigottismo di una chiesa cattolica che ancora una volta ha perso l'occasione per non aprire bocca. Lo stesso culto che professa una dottrina atta a ricordare e pregare per le dipartite degli uomini, coglie la palla al balzo per lanciare invettive di alcun senso a pochi giorni di distanza dall'avvenuto, senza rispettare oltretutto il dolore della famiglia dell'operaio e, ne sono certo, quello dell'artista Toscano, che si è sempre dimostrato sensibile alle vicende umane, come testimonia la sospensione del tour da qui fino alla fine dell'anno.
Nella sua famosa "Questa è la mia casa" il cantante che non segue giustamente la politica del "show must go on", cantava ironicamente nella prima strofa: "Oh signore dell'universo!" quasi ad invocare l'ascolto di una divinità che nella canzone stessa non era ben identificata in una religione specifica. Probabilmente la il culto del Vaticano non si è lasciato sfuggire l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa evidenziando decisamente poca eleganza e tatto.
Per tutti i credenti che citeranno la famosa tesi che la loro fede non si basa sugli uomini che professano la religione ma sulla religione in sè, vi chiedo di tacere. Almeno in questi momenti. Piuttosto, se ci tenete così tanto, questo è un estratto del crudele post citato. Leggetelo e riflettete. Amen.
"A Trieste, mentre si montava una tribuna per il concerto di Jovanotti, un crollo improvviso è costato la vita ad un operaio e diversi feriti. Piangiamo una vittima senza colpa, preghiamo per lui e chiediamo sia fatta giustizia, indipendentemente dal nome o dal passato di chi sia responsabile per colpa. Davanti alle morti sul lavoro occorre massima fermezza, in quanto non è pensabile lasciare la vita e la famiglia per pochi soldi, mentre artisti e vip ingrassano. Detto questo, passiamo al resto. Ricorderete che una settimana fa, Fiorello si esibì con il suo penoso "salvalavita Beghelli", alludendo e facendosi apostolo del profilattico, dunque incoraggiando via etere il libertinaggio sessuale, quindi il peccato mortale? Bene, in quella circostanza, Fiorello ebbe come partner proprio Jovanotti, colui il quale avrebbe dovuto esibirsi a Trieste. Dio non manda certamente il male che non vuole. Dio non chiede sofferenze agli umani, ma si ribella e acconsente ...
... acché Satana ci metta alla prova.
Una specie di "catechismo del male", giusto percorso spirituale, che ogni uomo deve affrontare al fine di santificare la propria vita, mediante fortezza e virtù.
Una positiva conseguenza del crollo è stata la sospensione del concerto di questo menestrello del vietato vietare, del tutto è permesso, della vita sregolata e dell'incitamento ad ogni scompostezza esistenziale.
Da questo e solo da questo punto di vista, esiste una giustizia divina che si oppone alla volgarità ed al libertinaggio senza censura, anzi, avallato da nomi noti che, così facendo, si fanno portatori di voce del Maligno.
Su certi avvenimenti della storia e nella storia, occorre meditare e riflettere, senza fingere che non riguardi noi e le nostre condotte scellerate ed offensive. Chi violenta il genere umano, chi istiga alle perversioni, non piace a Dio, in quanto degno servitore del Suo nemico, dell'angelo perverso e corruttore che è "principe di questo mondo" e che va combattuto, non appoggiato.
Questa è fede, non è invenzione o superstizione, questo è scritto anche nel Catechismo delle scuole elementari.Speriamo che il concetto lo capisca, piangendo una morte, anche Jovanotti.
Sappiamo bene che queste parole susciteranno le ire e gli insulti di uomini di poca fede o di siti di spam, ma di loro: "chissenefrega"."