Non sono ammessi errori da ambedue le parti e Van Gaal ed Herrera lo sanno bene: il primo tempo è sostanzialmente equilibrato, con Robben ben contenuto dai messicani ed un inizio di partita poco propositivo. Occasione al 26′ per Van Persie, che da posizione difficile trova l’esterno della rete. Gli orange tentano la carta del possesso palla ma gli uomini di Van Gaal si mostrano sterili offensivamente. Dopo una palla gol per Dos Santos al 42′ si chiude la prima frazione di gioco.
Gli episodi fondamentali del match avvengono tutti nel secondo tempo: al 48′ ancora Dos Santos che questa volta firma il vantaggio per i suoi, con un gran tiro dal limite contro cui nulla può il portiere Cillessen. Il Messico in un momento di ottima condizione e l’Olanda sembra subire il contraccolpo, con pochi affondi tentati da parte del solito Robben. al 58′ e 74′ da segnalare due grandi interventi del portiere Ochoa, insuperabile prima su De Vrij con una parata d’istinto da distanza ravvicinata e poi su Arjen Robben, a cui chiude lo specchio della porta su tentativo uno contro uno. La squadra di Herrera è però sulle gambe e non riesce più a riorganizzare il gioco, e ne approfittano gli avversari che sembrano più lucidi e in grado di sferrare azioni offensive. All’88 arriva il pareggio con Sneijder, che con una bomba dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d’angolo questa volta riesce a trafiggere Ochoa e nega la gioia dei quarti al Messico. Nel concitato finale il rigore per l’Olanda causato da un fallo di Rafa Marquez e trasformato da Klaas Jan Huntelaar, entrato in precedenza al posto di uno spento Van Persie. Per l’Olanda il sogno continua.
Marcatori: Dos Santos al 48′, Sneijder all’88′, Huntelaar al 93′
Andrea Garufi