Se infatti lo Stato vendesse questo enorme patrimonio, stimato in circa 80 miliardi di euro, sarebbe possibile diminuire le tasse, intervenire sul cuneo fiscale e riuscire anche a bonificare quei territori che sono colpiti dalle ecomafie. Senza contare che nel Fondo unico giustizia sono subito disponibili due miliardi di euro in contanti, titoli e azioni di Stato.
«Se il Governo avesse deciso di intervenire sui beni confiscati si sarebbe potuto evitare l’aumento dell’Iva e le nuove tasse sulla prima casa», ha spiegato il segretario regionale dell’IDV Giommaria Uggias, presente al banchetto: «Oggi se il Governo Renzi si occupasse della vendita di questo patrimonio frutto dell’illegalità potrebbe trovare agevolmente la copertura per il taglio del cuneo fiscale e per la riduzione dell’IRAP.
«Chiederemo ai cittadini di darci una mano e di condividere la nostra proposta – ha aggiunto Uggias -. Una volta depositate le firme in Parlamento, faremo appello ai presidenti delle Camere affinché la calendarizzino: vigileremo sull’iter parlamentare e vedremo chi realmente sta dalla parte dello Stato».