Nel 1971 la Rai trasmette la riduzione televisiva del poema epico Eneide di Virgilio , con il titolo Avventure di Enea; il regista è Franco Rossi e nel ruolo del leggendario eroe troiano compare l’ottimo Giulio Brogi. Ma c’è un’attrice bellissima, dai grandi e profondi , magnetici occhi a catalizzare l’attenzione del pubblico; è un’attrice greca che interpreta il ruolo della sfortunata Didone, donna amata da Enea e che morirà suicida. Il suo nome anagrafico è Olga Vlassopulos, è nata ad Atene nel 1947 ed è praticamente una sconosciuta,almeno da noi. In patria ha lavorato in un film diretto da suo marito, Nikos Papatakis, in un film girato 4 anni prima del suo esordio italiano, Oi voskoi (1967).
Olga Karlatos, il nome che le darà una certa fama nel nostro paese, attira quindi attenzioni di critici e spettatori per la sua straordinaria bellezza. E’ anche un’attrice capace, e lo dimostra sopratutto nella sequenza ad alta tensione che vede il suicidio di Didone.
Sembra l’inizio promettente della carriera di un’attrice che ha mostrato subito un talento drammatico non comune; invece inspiegabilmente tutto si ferma.
Olga Karlatos nel film Oi tembelides tis eforis koiladas
Recita in Paulina 1880 (1972) e in uno sceneggiato prodotto dalla tv tedesca, Aufs Kreuz gelegt (1974), ma dell’attrice che ha interpretato la Didone almeno da noi si sono perse le tracce.
Nel 1975 Mario Monicelli la chiama sul set del film Amici miei; le affida il ruolo di Donatella Sassaroli, la moglie del primario Adolfo Celi/Sassaroli, della quale si invaghisce perdutamente Rambaldo Melandri (Gastone Moschin), che per lei si accolla famiglia e cane incluso.
Per la seconda volta quindi il pubblico italiano scopre questa attrice così bella e dallo sguardo intenso, che però non ama pubblicizzarsi, preferendo rimanere in disparte dalle luci della ribalta.
Con Laura Antonelli nel film Mogliamante
Eppure nel 1976 volente o nolente la Karlatos sotto i riflettori ci finisce per forza; il marito Papatakis la dirige nel film Gloria mundi, distribuito poi in Italia con il titolo Tortura.
Il film suscita scandalo sia per la trama sia per le sequenze davvero forti che lo contradistinguono; è la storia di un’attrice che deve interpretare il ruolo di una terrorista e che non esita a sperimentare sul proprio corpo, per meglio interpretare la parte che la riguarda, vari tipi di torture, come delle sigarette spente sul seno, scosse elettriche ecc.
Tanto basta per darle quel pizzico di visibilità di cui ha bisogno, tant’è vero che arriva la scrittura, nello stesso anno, per il film western Keoma, di Enzo G. Castellari, nel quale è Lisa, una donna cacciata da un villaggio perchè incinta e accusata di essere una prostituta. Aiutata da un misterioso vendicatore a cavallo (Franco Nero), finirà comunque per morire dopo il parto.
Anche questo film conferma il suo indiscutibile talento drammatico, eppure il ruolo successivo è per un film comico.
Si tratta di Quelle strane occasioni, film a episodi diretto da Comencini, Nanni Loy e da Luigi Magni. Lei compare proprio nell’episodio diretto da Magni, tra l’altro il migliore dei tre. E’ Giovanna, la moglie adultera di Antonio/ Nino Manfredi, che avrà una breve avventura con una ragazza invaghita di lui fino dall’infanzia.
Il 1977 la vede sul set del discreto Diamanti sporchi di sangue di Fernando Di Leo; lei, con la consueta bravura, interpreta Maria, mentre gira in contemporanea il misconosciuto Per questa notte , per la regia di
Carlo Di Carlo, film noto davvero a pochi intimi.
Olga Karlatos in due fotogrammi tratti da Murderock di Lucio Fulci
Un altro ruolo drammatico la attende nel 1977; si tratta del complesso personaggio della dottoressa Paola Pagano, la donna bisessuale che ha una relazione con Luigi, il commerciante dalla doppia vita che evade da una situazione famigliare davvero difficile. Il film è il riuscito Mogliamante
Smbra davvero che la Karlatos si avvii a diventare un’attrice di prima grandezza.
Ma a frenare le ambizioni e la carriera di Olga arriva strisciante la grande crisi che sta per travolgere il cinema italiano, con la conseguente riduzione dell’offerta di parti e sopratutto con la drastica diminuzione delle produzioni.
Infatti nel 1978, anno drammatico per la storia italiana, dopo aver lavorato in Ridendo e scherzando di Aleandri, caratterizzato dal sontuoso cast che ci lavora e che include Luciano Salce e Walter Chiari, Gino Bramieri e Stefano Satta Flores, Macha Meril e Orchidea De Santis, ottiene una parte solo in Nero veneziano, controverso noir/horror di Ugo Liberatore.
Il suo è un ruolo complesso, perchè interpreta tre personaggi; il film ha un suo fascino, ma è stroncato da larga parte della critica.
Nonostante tutto, a dispetto anche della crisi, Olga ottiene diverse scritture per film di discreto livello, come Cyclone, diretto da René Cardona Jr., film del filone catastrofico intepretato tra gli altri da Carroll Baker e Arthur Kennedy,(lei è Monica, la donna incinta), come il successivo Un poliziotto scomodo, tardo poliziottesco diretto dallo specialista Massi e interpretato al fianco di Maurizio Merli. In questo film lei è Anna, la donna del Commissario Olmi.
Il 1979 è l’anno di massima attività dell’attrice; ha 32 anni, il fascino della donna matura, che tecnicamente ha raggiunto quasi il top e si è fatta un certo nome.
I film successivi, però, non sono dei film di primissimo piano; si va da Dedicato al mare Egeo, di Masuo Ikeda, in cui è Elda, una donna che ha una figlia problematica e che intesse una relazione con un suo giovane pensionante a Belli e brutti ridono tutti, film a episodi diretto da Paolella, caratterizzato da una certa sciatteria nella sceneggiatura.
Lei interpreta la Contessa Bisi, vedova di un ricchissimo conte, costretta a sfornare un bebè in 9 mesi per ereditare l’immenso patrimonio lasciato dal marito, e che per riuscirci non esiterà a sedurre Don Enzo (Walter Chiari), alla cui parrocchia andrebbe l’eredità in mancanza di un erede nei termini previsti.
Decisamente di ben altro livello è lo splendido Il giocattolo, di Giuliano Montaldo, la drammatica storia di un semplice ragioniere, Vittorio Barletta, che scopre uno straordinario talento nell’uso delle pistole, che utilizzerà per vendicare un amico poliziotto con funeste conseguenze. Lei interpreta Laura, la moglie di Griffo, un losco figuro che diverrà la principale causa delle disavventure di Barletta.
Sempre nel 1979 è la protagonista di Zombie 2, disarmonico thriller/horror di Lucio Fulci, nel quale interpreta il ruolo di Paola Menard, divenuto famoso principalmente per la scena in cui uno zombie la afferra per i capelli e le trafigge un occhio con una scheggia di legno.
Nel controverso Gloria mundi, diretto da suo marito
Questo intenso periodo di lavoro la vede protagonista ancora sul set del film Senza buccia, mediocre film erotico in cui è Adriana, la donna che “svezza” sessualmente il giovane protagonista del film, seguito dal buon Riavanti marsch di Salce, da Mani di velluto, girato accanto a Celentano e alla Giorgi in cui ancora una volta interpreta il ruolo della moglie “antipatica” che tenta di sottrarre al marito l’immenso patrimonio.
L’ultimo film del decennio 70 è Agenzia Riccardo Finzi, praticamente detective, diretto da Corbucci e tratto da un romanzo di Luciano Secchi, il celebre Max Bunker dei fumetti creatore di Kriminal, Satanik e Alan Ford. Questa volta il suo ruolo è quello della madre assassina, Clara, che fa uccidere la figlia per motivi di gelosia.
E’ davvero il culmine della sua carriera, perchè da questo momento in poi, in concomitanza con l’esplosione della crisi del cinema in tutta la sua dirompente forza, lavorerà pochissimo, almeno in Italia.
Nel 1980, infatti, lavora in Italia solo nel film di Tarantini Una moglie, due amici, quattro amanti, per poi trasferirsi in Grecia dove è protagonista di Eleftherios Venizelos: 1910-1928 e di Exodos kindynou, seguiti da un’apparizione nello sceneggiato tv tedesco Der Schatz des Priamos.
In Italia ritorna solo sul piccolo schermo; i lavori per la tv sono Peter and Paul, Le rose di Danzica,Scarlatto e nero; poi arriva il piccolo ruolo (ma rimasto nella memoria di tutti) della donna del cinema in C’era una volta in America, il capolavoro di Sergio Leone.
Lei è la ragazza avvinghiata al suo uomo che le palpeggia un seno, scoperto dalla pistola del sicario che cerca Noodles.
Si avvicina a grandi passi la fine della carriera della bellissima attrice:chiamata nuovamente da Fulci per il suo Murderock, Olga interpreta il ruolo di Candice, l’assassina misteriosa.
Zombie 2
Il film è deludente, Fulci ormai è in pieno declino e il film viene stroncato dalla critica.
Così la Karlatos, dopo aver lavorato in due film passati praticamente inosservati come Inganni del regista Luigi Faccini (1985) e Purple rain, al fianco della star del rock Prince, chiude la sua carriera cinematografica.
Riapparirà solo sul piccolo schermo in Quo vadis e nel primo episodio della fortunata serie Miami vice.
Penalizzata oltremodo dalla crisi del cinema, Olga Karlatos ha messo in mostra, nel corso della sua carriera, indubbie qualità di attrice drammatica.
Peccato, perchè avesse iniziato prima a recitare, avrebbe sicuramente trovato spazio nel cinema italiano degli anni settanta, quello che si caratterizzò non solo per la mole di opere prodotte, ma anche per la qualtà offerta agli spettatori. Non dimentichiamo che tra il 1970 e il 1976 vennero prodotti lo stesso numero di film che vennero prodotti poi nei successivi 15 anni!
Anche per lei vale il discorso fatto per molte attrici di quel periodo; in pratica è scomparsa senza lasciare traccia.
A questo proposito, se qualcuno avesse sue notizie, sarei grato se mi inviasse documentazione o tramite mail oppure usando lo spazio commenti.
Senza buccia
Miami Vice (1 episodio, 1986)
Quo Vadis? (1985) TV mini-serie
Inganni (1985)
Purple Rain (1984)
Murderock – uccide a passo di danza (1984)
C’era una volta in America (1984)
The Sins of Dorian Gray (1983) (TV)
Scarlatto e nero (1983) (TV)
George Sand (1981) TV mini-series
Le rose di Danzica (1981) TV mini-serie
Scruples (1981) (TV) .
Peter and Paul (1981) (TV) …. Bernice
La storia vera della signora dalle camelie (1981)
Der Schatz des Priamos (1981)
Exodos kindynou (1980)
Eleftherios Venizelos: 1910-1927 (1980)
Una moglie, due amici, quattro amanti (1980)
Agenzia Riccardo Finzi, praticamente detective (1979)
Mani di velluto (1979)
Riavanti… Marsch! (1979)
Senza buccia (1979)
Zombi 2 (1979)
Il giocattolo (1979)
Belli e brutti ridono tutti (1979)
Dedicato al mare Egeo (1979)
Un poliziotto scomodo (1978)
Oi tembelides tis eforis koiladas (1978)
Cyclone (1978)
Il ritorno di Simon Templar (Tv)
Nero veneziano (1978)
Effetti speciali (1978) (TV)
Ridendo e scherzando (1978)
Mogliamante (1977)
Per questa notte (1977)
Diamanti sporchi di sangue (1977)
Quelle strane occasioni (1976)
Keoma (1976)
Gloria mundi (1976)
Amici miei (1975)
Aufs Kreuz gelegt (1974) (Tv)
Paulina 1880 (1972)
Avventure di Enea (1971) Tv
Oi voskoi (1967)