(inerpicata l’addizione i conati l’immobilità degli atti tristi le parole quiescenti le empie le infrante i frantumi annidati la bocca spenta)
mima minacce non compreso, il presente, mima gridando tutti giorni solitudini permeate a tutti gli oli, grida il lascito della sua convulsione fratta di segni canori, grida i fiati sconnessi che fanno la pelle meno conosciuta