Oli per l'estate

Da Enrico74

Oli per la pelle in estate

In questo periodo le erbe e i fiori si caricano di energia salutare del sole, cosa che li aiuta a produrre le sostanze necessarie per curare malanni di vario genere, vediamo insieme quali erbe e piante raccogliere o usare in Estate.

Erbe rimedi naturali estate


Chi usa l'erboristeria sa bene che questo periodo è prezioso per la raccolta delle erbe medicinali: le piante, ricche di energia vitale proveniente dal sole, esprimono nelle molecole chimiche una potenza guaritrice che in inverno non potrebbero avere, ma solo in estate.
Si raccolgono molte erbe che serviranno a curare i più svariati disturbi nell'anno che segue, è nota la tradizione della raccolta delle erbe medicinali il 24 Giugno nel giorno di San Giovanni, rimasta per alcuni e pratica alchemica per pochi, che in certe notti del mese escono addirittura a raccogliere la rugiada depositata sui campi prima che il sole sorga, utilizzandola per preparare antichi rimedi di erboristeria spagyrica.
Di erbe in fiore se ne trovano molte nel periodo intorno al solstizio d'Estate, ed ecco che le "sommità fiorite" sono spesso le parti da raccogliere per preparare i rimedi naturali. L'erba principe da raccogliere in questo periodo dell'anno è sicuramente l'Iperico con cui si fa anche un olio speciale per le scottature e i problemi della pelle, erba non per nulla chiamata erba di San Giovanni.
Questa, assieme a elicriso, lavanda, camomilla e calendula saranno le piante migliori per l'elaborazione di preparati erboristici indicati per curare e mantenere la nostra pelle, la parte di noi che mostriamo di più al resto del mondo durante tutto l'anno.
L'uso esterno, cioè direttamente sulla pelle, di queste piante passa attraverso la preparazione di macerati oleosi, detti oleoliti. Si possono facilmente preparare in casa: una volta pronti è meglio conservarli in contenitori di vetro scuro, al buio, ovviamente non sono preparati a lunga conservazione: si conservano per circa un anno.
Come sempre però invito tutti a non saccheggiare i prati, che ci offrono così tanti doni per i quali dobbiamo avere un occhio particolarmente benevolo per far si che la natura continui a donarceli anche in futuro invece di esaurire le scorte immediatamente, quindi raccogliete sempre solo ciò di cui avete bisogno.
L'estate è la stagione degli eccessi, si passano le giornate intere all'aria aperta e lunghe notti di divertimenti (con esagerazione alcolica..), energia donataci dal sole e che va a nutrire il nostro organismo dopo un periodo di buio invernale. Dobbiamo prenderci cura di noi stessi senza esagerare, per far si che questa forza dell'estate ci possa seguire anche nella stagione buia, ma senza esagerare perché come tutto, gli eccessi fanno sempre male.
Un eccesso di questo calore o energia di fuoco che deriva dal sole può danneggiarci perciò causare stati emotivi poco piacevoli come rabbia e collera ma anche nervosismo. Il fegato e la cistifellea sono gli organi legati all'emozione della collera: tra i drenanti epatici che liberano il fegato da un eccesso di Fuoco, risulta indicata per la stagione estiva, oltre la bardana, la cicoria, da assumere anche come surrogato del caffè.
Per espellere invece questo eccesso di fuoco direttamente fuori dal corpo, risultano utili tisane diuretiche di gramigna, ortica ed equiseto, specie nei soggetti sensibili all'eccesso di calore estivo, quelli che per costituzione sono tendenzialmente collerici ed irritabili. Tra le piante tipiche raccolte nel periodo di San Giovanni, a inizio dell'estate, il noce svolge un ruolo importante, vengono raccolti i malli ancora verdi e immaturi per preparare il liquore corrispondete, il Nocino.
In generale i malli immaturi del noce vengono lasciati a macero ed esposti al sole per una quarantina di giorni, poi il liquido alcolico viene filtrato e imbottigliato per un altro mese minimo, prima di poter assaporare la bontà di questo liquore e le sue virtù medicinali, comunque niente vieta di procedere con questo sistema anche in questo periodo di luglio o agosto.

Preparazione olio di calendula

Proprietà degli oleoliti


L'oleolito di elicrisopossiede una potente azione antistaminica e risulta utile nel trattamento decongestionante per la pelle sensibile, ottimo in caso di allergie di varia natura, in presenza di piaghe, ustioni ed eczemi, o per sfiammare l'eritema solare. Risulta anche utile per ridurre il dolore, il prurito e il bruciore.
L'oleolito di iperico, assumerà un colore rosso sangue, sarà utilissimo in caso di ustioni e scottature, ma in realtà è un prezioso toccasana per molti disturbi della pelle quali irritazione, pruriti, infiammazioni, pelle secca, funghi, ferite, cicatrici, smagliature, psoriasi, come rimedio anti invecchiamento e non solo. L'iperico serve anche contro tendiniti, contratture muscolari e dolori articolari, si usava spesso nelle famiglie dell'area mediterranea in epoche andate.
L'oleolito di lavanda ha proprietà antisettiche e analgesiche, è purificante, lenitivo rilassante, sedativo e antiemicranico, è ottimo come dopo sole per nutrire e rinfrescare la pelle dopo una giornata di sole e sale di mare (parlo sempre dell'oleolito non sognatevi MAI di usare un olio essenziale o una essenza sulla pelle irritata).
L'oleolito di calendula è calmante, si usa per curare arrossamenti e infiammazioni ed è ottimo per pelli sensibili.
L'oleolito di camomilla è lenitivo, calmante, decongestionante e quindi indicato per pelli irritate, delicate, arrossate e per chi soffre di couperose.

Come si prepara un oleolito


La preparazione di un oleolito, qualunque pianta vogliamo usare, consiste nel lasciare a macerare le erbe ricoprendole di olio di oliva (o di altra natura come quello di semi, di semi di lino, ecc..), in un barattolo di vetro trasparente da lasciare al sole per almeno 40 giorni. Le erbe possono anche essere fresche o parzialmente essiccate, ma in questi casi il tappo del coperchio non deve essere chiuso in modo che l'acqua residua nelle erbe possa evaporare (tenete in questi casi chiusa la bocca del vaso con una garza sterile bloccata da elastico) cosa che eviterà all'olio di irrancidire. Dopo la macerazione si filtra strizzando bene le erbe e l'oleolito è pronto.

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