E’ stata ufficialmente presentata l’11 settembre la candidatura della Capitale alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi del 2024, con l’invio della lettera al CIO (Comitato Internazionale Olimpico). E qualcuno sta già decidendo il futuro della città, gli investimenti, le grandi opere, senza nessun dialogo con la città. Non è stato chiesto ai cittadini se erano d’accordo con la candidatura (in altri luoghi sono stati fatti referendum ), nè sono stati coinvolti in nessun dibattito sulle trasformazioni urbane che i giochi olimpici comporteranno (quali, dove). E nemmeno hanno potuto accedere alle informazioni più elementari . Anzichè aprire almeno uno spazio web (altrove – ma anche a Roma, per altri progetti assai meno giganteschi – si aprono le Casa della città) in cui mettere i cittadini in condizione di capire quali progetti siano sul tavolo, con quali ricadute sulla Capitale – urbanistiche, sociali, economiche – il Comitato promotore di Roma 2024 e il Comune fanno sapere attraverso i giornali quali saranno le locations. Che poi in parte non sono quelle a cui stava lavorando il Comune, ma quelle, fortemente sponsorizzate dal Comitato stesso, guidato da Cordero di Montezemolo/Malagò (1), perchè renderebbero più probabile l’accoglimento della candidatura. Il che dimostrerebbe quello che noi da tempo sosteniamo, cioè che non sono le Olimpiadi al servizio dello sviluppo della città, ma che al contrario sono le trasformazioni urbane ad essere al servizio delle Olimpiadi. E tra le opere previste spunta il completamento delle Vele di Calatrava e la costruzione del villaggio olimpico a Tor Vergata…Noi ci auguriamo che le scelte non siano ancora definitive. E mandiamo un appello al Sindaco perchè difenda il diritto dei cittadini a partecipare alle trasformazioni della città. E il suo diritto a esercitare fino in fondo il mandato ricevuto dai cittadini nelle scelte che riguardano il futuro di Roma.(> leggi l’articolo su carteinregola.it)