Ad Olinda c´é la chiesa piú vecchia e probabilmente piú bella del paese. E´ in un convento francescano che si trova in cima ad una collina con vista sull´Atlantico. All´interno c´é un chiostro che fa venire voglia di diventare monaco: silenzioso, raccolto, completamente rivestito di azuleios che raccontano la storia di San Francesco. C´é San Francesco con gli animali, mentre predica, mentre va scalzo. C´é anche un San Francesco inedito con Gesú e Maria. Nel convento vivono ancora dei frati, da quello che deduco dalla tabella appesa al muro con le colonne ¨a casa¨, ¨nella parrocchia¨, ¨in viaggio¨, ¨a Recife¨. Ci sono tre nomi e tutti e tre sono ¨a casa¨, il che vuol dire probabilmente al secondo piano del chiostro.
Fuori dalla chiesa il silenzio sparisce. Siamo agli scgoccili della campagna elettorale e, benché i giochi per le presidenziali siano chiusi da settimane (la Dilma ha 30 punti di vantaggio su tutti e Lula, se si ripresentasse, sarebbe eletto papa) restano aperte le possibilitá per le altre poltrone e poltroncine statali e federali. Per cui girano macchine con gli altoparlanti, girano moto con gli altoparlanti, girano pure biciclette con gli altoparlanti. E poi bandiere, volantini e poster di gente con la faccia da politico, da imbonitore, da cantante trash o da mago (sembra di essere in Italia). Ma il meglio in assoluto sono dei pupazzoni giganti in stile carnevale (quello di Olinda é uno dei piú celebri del Brasile) con le faccione sorridenti dei candidati. A Viareggio servono per sbeffeggiare i politici mentre qui per attirare voti.
Arlecchino