La pioggia ci ha regalato la sua presenza anche la domenica. Perchè smettere? Perchè far concludere degnamente il week end? Ombrellati, plasticati i passeggini abbiamo fatto un ultimo giro delle bancarelle. Ho rivisto le lampade. Le ho salutate con un 'Arrivederci'. Colazione con musica anni '70 (Patty Pravo boom boom)da Sestili, angolo Piazza del Popolo. Un piccolo caffè rinnovato di recente dove la mattina, al contrario dell'ora dell'aperitivo, si sta seduti tranquilli e si può leggere il giornale mangiando un ottimo cornetto. Non posso dire lo stesso dei cornetti di Meletti. Ma la bellezza di quel caffè stile Liberty che si affaccia sulla bellissima Piazza del Popolo è indiscutibile. Per pranzo decidiamo di sperimentare il ristorante di un agriturismo aperto da poco: Il Morrice a Pagliare del Tronto. Circa un 10-15 km da Ascoli. Dunque, tralasciando il fatto che arrivati lì scopriamo che si sta per celebrare il pranzo di una comunione e quindi folla, confusione e fortissimo brusio di fondo e tralasciando il fatto che ci aspettavamo qualcosa di un pochino più 'agreste', ma questa è questione di gusti, abbiamo mangiato bene (frittura mista ascolana notevole) e davvero troppo. Ci alziamo tutti trasformati in 'omini michelin' e barcollanti usciamo cercando di fare quattro passi per smaltire un pò di ciambelle sul girovita. Accanto all'agriturismo c'è un centro ippico. Che bello! L'ometto e la besolina, ma soprattutto l'ometto, impazziscono per il pony che gironzola allegro intorno a loro. Ci sono anche i cavalli. "Mamma i tavalli" (ebbene si la 'c' non ci piace. A noi ci continua a piacere la 't': tavalli, tarpeggiare e così via!). Ed è proprio lì che guardo davanti a me e vedo quelle colline meravigliose che mi mi fanno venire subito in mente i paesaggi di Tullio Pericoli, pittore e disegnatore nato nelle Marche. E' così bello a volte fermarsi. Anche solo per un secondo, tra un tavallo, la pancia piena e il sole che comincia ad affacciarsi tiepido.
Non posso concludere senza la ricetta vera delle olive ascolane (tappa da Migliori a Piazza Arringo per mangiarle al cartoccio).La ricetta la riporto così,in 'lingua ascolana' assolutamente originale:
P FA' LA LIVA FRITTA C.VO
100 socca de liva
300 g. de carne de puorc
500 g. de carne de manz
300 g. de carne de ptò (tacchino)
150 g. de parmggià
1l. d'olie de seme
4 ova, olie, vì (q.b.) 1/2 cipolla
na carota, nà crosta de sennera, u pà rattate
n.cò de sale, pepe, na raccecata de noce mscata
COME SE PREPARA L'IMPAST
Pighia la liva e rcapa lu cice (a spirale)
taglia la carota, lu sennera e la cipolla a pezzit
mitli a rslà con n cò d'olie, mittece la ciccia
taggliata a piezze ruosce, mettice nccò de vì bianc,
fa coce pe na mezzora, puo macina tutte,
mittece l'ouva,lu cace, e la noce mscata
mestca tutte c...li mà
Fà tutte pallette de carne e rimpce li socca de liva, passale su l'ova sbattute e puo su lu pà rattate. Se friie c na padella nera de ferre, e falle rselà.
Buon appetito!