Olmo

Creato il 25 settembre 2010 da Giardinaggio @Giardinaggionet

L'Olmo


L'olmo, nome comune per ulmus, appartenente alla famiglia delle Ulmacee, è un albero dalle grandi dimensioni, originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America, a seconda delle diverse specie. Nel nostro paese si trovano prevalentemente le specie campestre e montano.

L'olmo può arrivare fino a 30 metri di altezza e la sua chioma che si presenta in forma ovale o conica, arriva fino a 10 metri di ampiezza. La sua corteccia è di colore grigio e presenta superficie liscia per quanto riguarda gli esemplari di giovane età. Col tempo, la sua tonalità tende al bruno scuro e la corteccia mette in evidenza diverse e rilevanti fenditure. La pianta si presenta dunque con una struttura imponente e una certa eleganza, ed è utilizzato a livello ornamentale sia come esemplare isolato sia accompagnato da altri alberi con la finalità di alberare viali in giardini di grandi dimensioni, ma anche in parchi o in spaziose tenute. La sua chioma, larga ed elegante, è uno dei segni distintivi della sua bellezza. Per il fatto che essa si presenta non troppo fitta, la pianta cresce assai meglio in quei luoghi in cui è presente una buona luminosità ma anche un opportuno riparo dal sole.

Il legno che produce è resistente e di una buona consistenza elastica. Una nota rilevante: a causa della “grafiosi” l'olmo ha avuto gravissimi problemi per la continuazione della specie. Questa malattia ha infatti falcidiato gli olmi in svariate regioni dell'Europa e in America. Addirittura l'olmo inglese, figura importantissima e assai diffusa nella cornice del paesaggio della Gran Bretagna, è stato pressoché sterminato da questo male letale. Per fortuna molti altri tipi di olmi hanno resistito alla malattia.

Foglie, fiori, frutti


Le sue foglie sono semplici, di superficie molto ruvida e di tonalità verde scura. Hanno una forma ovale e presentano fini dentature ai loro margini. I fiori non sono particolarmente visibili, arrivando alla lunghezza di circa un centimetro. I frutti sono delle samare. Hanno colore verde e sono molto vistosi.

Coltivazione


Il primo passo consiste nello staccare i polloni che saranno tenuti in vivaio per il tempo di almeno due anni. Dopodiché si può continuare con la messa a dimora definitiva, preferibilmente collocata nel cuore dell'autunno. Un secondo modo è preparare alcune propaggini da asportare alla pianta madre dopo al massimo due anni e procedere quindi con il definitivo impianto.

Terreno


La sua tolleranza si estende a diversi generi di terreno. Preferisce comunque i terreni profondi e fertili, con capacità di tollerare anche leggeri compattamenti.

Esposizione


La sua predilezione va a luoghi pienamente soleggiati. Tollera facilmente anche ambienti che presentano ampie escursioni termiche sia in inverno che in estate. Buona la sua capacità di sopportare l'inquinamento atmosferico, quindi è adatto a crescere in centri abitati.

Potature


L'olmo non necessita di potature regolari. Queste avvengono al momento della rimozione dei polloni che vengono in seguito usati per la moltiplicazione della pianta.

Parassiti


Gli attacchi più pericolosi per questo albero arrivano da afidi e larve, bruchi e coleotteri scolitidi, quelli che causano la diffusione della pericolosissima grafiosi dell'olmo. Afidi e lepidotteri colpiscono il fogliame, causandone il disseccamento e la caduta. Ci sono infine i funghi lignivori che colpiscono l'albero passando attraverso le fessure del legno morto.

Utilizzi


In natura, l'olmo si presenta in suggestivi boschi, sia in pianura che in collina. L'albero è frequentemente impiegato anche per il suo valore ornamentale, soprattutto in parchi, giardini e viali alberati, ed è molto facile vederlo negli spazi verdi delle città. Come detto, una grave problematica che ha colpito l'albero è stata la diffusione del fungo della grafiosi che ha diradato gli esemplari e diminuito il suo utilizzo. L'olmo è comunque utile nell'abbellimento di parchi e giardini, ma anche per il rimboschimento di aree naturali.

Specie


Esistono diverse importanti specie di olmo. Le più comuni sono: l'ulmus americana, originario del Nord America, di grandi dimensioni, arrivando a 35 metri di altezza e più di dieci metri di diametro di chioma. Ha foglie che arrivano a 15 centimetri, ruvide e con margini a doppia seghettatura. E' uno degli esemplari più esteticamente apprezzati in America, non cresce tuttavia così bene anche in Europa. L'ulmus caprinifolia, o olmo campestre, diffuso in Europa raggiunge 30 metri di altezza, ha foglie più chiare e lisce rispetto al precedente e le parti di ramo più distanti dal tronco sono pendule. L'ulmus glabra, o olmo montano, alto fino a 40 metri e chioma dalla tipica forma a uovo. Ha foglie chiare e “cultivar” come l'exoniens, colonnare, o il pendula, piangente, che sono facilmente coltivabili in prato. L'ulmus hollandica, o olmo olandese, diffuso in Europa occidentale, ha chioma espansa e parte finale dei rami pendula. Ha foglie verde scuro e lisce e la sua “cultivar” è detta “vegeta”, adatta a prati e giardini. Infine l'ulmus procera, o olmo inglese, diffuso in Europa settentrionale e meridionale, ha foglie verde scuro e ruvide, gialle in autunno. Molto usato come esemplare arboreo, le sue “cultivar” sono il Louis van Houttei, con tipiche foglie gialle e il “variegata”, detta così perché ha foglie variegate di bianco.

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