I cambiamenti più importanti, così come già avvenuto per iOS 7, riguardano le funzioni della nuvola targata mela morsicata, tra cui iCloud Keychain. La comoda feature per generare e memorizzare automaticamente password da sfruttare in Rete è ora pienamente funzionante, anche se non compatibile con i precedenti rilasci del sistema operativo.
Chi installerà la terza beta di OS X Mavericks, infatti, dovrà abilitare iCloud Keychain ex-novo. Le altre novità, invece, riguardano feature di minore impatto, come la risoluzione di alcuni bug svelati nelle ultime settimane dagli sviluppatori.
Tra questi, è stato risolto il malfunzionamento delle Mappe nello switch tra cartografia classica e satellite, la gestione dei file di Aperture che risultavano impossibili da modificare con Photoshop e altre stabilizzazioni delle performance. L’aggiornamento, infine, specifica come i Fusion Drive creati con la terza beta di OS X Mavericks non saranno retrocompatibili con OS X Mountain Lion.
OS X Mavericks è il sistema operativo per Mac che Apple ha lanciato durante il corso dell’ultima WWDC: si tratta del primo SO targato Mela non battezzato come un felino, bensì come una delle località più rappresentative della California. Un fatto che non stupisce non solo perché Apple è un’azienda californiana, ma anche per la recente campagna “Designed By Apple in California” che vuole riportare il gruppo a una dimensione statunitense agli occhi dell’opinione pubblica, dopo le polemiche sulla produzione in Cina e la non meglio certificata evasione fiscale.
Tra le feature, l’introduzione del tagging a livello di file system, la compatibilità con le mappe, la piena integrazione con iOS 7, l’abbandono dello scheumorfismo per app come il Calendario e un innovativo sistema di gestione della RAM e del processore in grado di ridurre fino al 70% il carico rispetto al precedente Mountain Lion.