Oltre gli occhi
Creato il 12 ottobre 2014 da Sara
"Oltre gli occhi" è un nuovo bimestrale della sezione femminile del carcere di San Vittore. Perché un giornale femminile a San Vittore? Le detenute avrebbero potuto scrivere i loro articoli su: "Realtà nascoste", il mensile del settore maschile del carcere diretto da Simona Salta, ma no, le ragazze volevano essere libere di esprimersi senza controlli o censure da parte della redazione maschile -spiega in un suo articolo la coordinatrice editoriale del progetto Renata Discacciati- che ha invitato giornaliste di prestigio di varie testate a incontrare regolarmente le detenute per insegnare cosa significhi fare un giornale, stimolarle ad aprirsi e raccontare di se e non solo, attraverso l'esperienza della scrittura, .
"Le donne sono ancora poco abituate a mettere nero su bianco i loro pensieri, le loro sensazioni, ma questa era proprio la sfida: far loro comprendere che sono perfettamente in grado di raccontarsi e di recuperare, appunto mediante l'aiuto dell'istituzione e dei volontari, quella dignità e quella sicurezza che avevano scordato....Il giornale si chiama "Oltre gli occhi", perché senza voler essere troppo politically correct, credo sia necessario sempre guardare oltre per potersi rialzare e camminare a testa alta nel ritorno alla vita. Queste donne se lo meritano".
"Oltre gli occhi" l'ho trovato piegato sulle sedie di un'asta benefica a cui mi sono ritrovata a partecipare martedì 7 ottobre scorso alla Galleria Jannone in corso Garibaldi: manufatti vari, oggetti per la casa, sciarpe, cinture, ricami, pupazzi, abiti, prodotti dalle mani, dalla creatività e dai saperi delle detenute di San Vittore. Un incontro festoso e cordiale più che un'asta seriosa, tenuta da un Philippe Daverio, simpatico, brillante, generoso di se come sempre. E' stato solo tornando a casa che mi sono messa a leggere con calma e attenzione gli articoli del numero uno di questo bimestrale. Ci ho trovato la voce delle giornaliste che stanno accompagnando il gruppo delle donne di San Vittore in questa nuova avventura, ma forte è soprattutto la voce di Mirna, Cinzia, Loredana, Lidia, Lina, Mariangela, Maria Luisa, Miriam, Patricia, Dana, Donata, Francesca, Letizia, Liliana, le protagoniste della redazione, una redazione che vive dietro le sbarre. C'è di buono che il racconto di esperienze vissute, sogni, pensieri e parole se ne fregano delle sbarre, attraverso la scrittura possono liberamente circolare, incontrare l'altro, il mondo "fuori".
Hanno tante cose da dire, impossibile citare tutti i loro articoli, ma ancora le ultime parole dello scritto "Libero" di Loredana: Infine l'augurio della giornalista Letizia Rittatore:
Su ogni sedia dell'asta, oltre al giornale c'era anche un dépliant per lo spettacolo del 19 e 20 novembre dedicato a tre grandi Alda Merini, Giovanni Testori, William Shakespeare, che hanno visitato in modo diverso luoghi altri e carcerati. Lo spettacolo è organizzato con attrici e attori del CETEC Dentro/Fuori "San Vittore".
http://buonenotizie.corriere.it/2013/12/26/oltre-gli-occhi-dietro-le-sbarre-nasce-la-rivista-al-femminile/
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