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“Oltre l’ecologia del pensiero” di Federico Ligotti

Creato il 21 luglio 2011 da Diarioelettorale

“Oltre l’ecologia del pensiero” di Federico LigottiMa guarda tu, questi Ligotti !

A pochi mesi dall’uscita di “Dovevamo saperlo che l’amore” (Lupo Editore) di Nelson Martinico (alias Giuseppe Elio Ligotti, il padre), un testo che ha tanto a che fare con Castellammare, e che potete comprare online, ma anche presso la libreria Pipitone di Viale Europa 68 ad Alcamo, è ora fresco di stampa quello che è già il secondo libro (il primo è stato “Parola di dio”) del figlio, Federico Ligotti, dal titolo “Oltre l’ecologia del pensiero“, “Verso una controproposta letteraria, sociale e antropologica all’oscurantismo culturale di massa” (ed. Pensa Multimedia, collana Humanities, euro 28).
E pensate che l’opera verrà anche adottata nei corsi di Letteratura Italiana e Teoria della Letteratura presso l’Università di Roma La Sapienza per l’anno accademico 2011/2012 !

Un’opera, quella di Federico Ligotti,  che ha l’ambizione di presentarsi come un compendio onnicomprensivo riguardo alle tematiche dell’ecologia letteraria (ecocriticism, nel gergo anglosassone) e non solo; il titolo è di per sé già una vox loquens: andare “oltre” l’ecologia del pensiero significa riesaminare e mettere in discussione le nostre idee di mondo, di letteratura e di ambiente.
L’autore svolge tale compito suddividendo à la manière postmoderna l’opera per “temi ideali”, più che per capitoli.

Viene dunque aperta la strada a tutte le applicazioni culturali in seno a un nuovo paradigma ecologico (dall’esegesi dell’ecocriticism e dell’ecolinguistica all’euristica dell’ecopsicologia e dell’ecoteologia, passando per gli universi tuttora poco esplorati dell’ecologia sociale, dell’ecofemminismo e dell’ecoeditoria), nella speranza che le porte della ricerca accademica italiana si dischiudano anche per gli studiosi di ecologia letteraria.
A maggior ragione perché la letteratura dovrebbe e potrebbe essere in realtà il gancio da traino per un’ecologia della comunicazione tesa a fare aria nell’intasamento culturale e postideologico nel quale e dal quale ci ritroviamo tutti infangati.

*** Ps. Dovevamo saperlo che l’amore” io l’ho letto ed ora sò cosa c’è dopo quel verso … ma non ve lo rivelo, piuttosto se siete curiosi comprate il libro !


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